Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

sabato 21 novembre 2015

L'Auriga

Una costellazione
allo zenit in novembre
ricerca di Claudio Mercatali


L'Auriga secondo
Johannes Hevelius (1690)



Il nostro obiettivo questa notte è la costellazione dell'Auriga. Alla metà di novembre, verso le 10 di sera  è veramente facile trovarla perché è allo zenit, cioè sulla verticale sopra di noi. Puntate l'indice a braccio teso sopra la vostra testa e guardate: quasi certamente avete centrato Capella, la stella principale di questa costellazione. Secondo la mitologia l'auriga sarebbe Erittonio, l'inventore della quadriga, ma le stelle formano un semplice quadrilatero e non disegnano nessuna figura.
  
Capella è una stella gialla di prima grandezza, che a voler essere precisi in realtà è una binaria, cioè è formata da due stelle vicine che alla vista sembrano una sola.
Per scrutare in questa costellazione l'occhio nudo non basta e serve un binocolo.
Accanto a Capella c'è un piccolo triangolo di stelle noto come i Capretti, contrassegnate con lettere dell'alfabeto greco. Il motivo di questo nome non si sa, però è antico e nelle vecchie stampe come quella qui sopra l'Auriga è spesso rappresentato con un capretto in spalla.




Epsilon (ɛ) ogni 27 anni cala di luminosità perché un corpo in orbita attorno a lei, forse una nebulosa, le passa davanti e in parte la oscura. L'ultima volta è successo nel 2011.


L'aspetto complessivo della costellazione
dell'Auriga è questo.














L'Auriga è una costellazione ricca di Oggetti non stellari. Con un buon binocolo e un po' di pazienza si possono trovare gli ammassi M36, M37 e M38.
Gli ammassi sono degli enormi raggruppamenti di stelle lontanissime e sono sempre poco evidenti. L'astronomo siciliano Giovanni Battista Hodierna alla metà del Seicento fu veramente bravo a vederli con un telescopio rudimentale. Poi nel Settecento l'astronomo Messier li inserì nel suo Catalogo e per questo il numero è preceduto dalla lettera "M".

L'Auriga si vede bene nel cielo terso di Marradi, specialmente se la luna non è piena, come alla metà di novembre 2015.

Però è un'osservazione di livello 2, cioè adatta a persone non del tutto sprovviste di nozioni di astronomia visuale. Non siete fra questi? 
Qualcosa si può fare ugualmente: tirate fuori di nuovo la sedia a sdraio che avete adoperato questa estate, vestitevi per bene e puntate un binocolo qualsiasi verso l'alto, tenendolo appoggiato sulla fronte.
Se trovate Capella e le stelle del Capretto avete raggiunto lo scopo e ricavato un minimo di soddisfazione.

Non c'è fretta e se il cielo è nuvoloso potete provare in una delle sere successive. L'Auriga rimane allo zenit per circa un mese.


  

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