Salvacondotti
e documenti provvisori
nel 1944 e 1945
ricerca di Francesco Cappelli, Claudio Mercatali e Luisa Calderoni
Salvacondotti rilasciati
dagli Alleati a Marradi
Nel 1944 - 1945 gli spostamenti
dei civili erano limitati. Le autorità militari volevano sapere chi usciva dal
paese e perché. E' uno degli effetti della guerra, di certo non il più
drammatico però è uno dei tanti indizi che lasciano capire che le libertà
individuali, anche quelle più elementari, erano sospese.
Nel gennaio 1944 Amerigo Farolfi
chiese al Comando Tedesco di Marradi un permesso per andare in Romagna e gli
venne rilasciato il Weiterbenutzungserlaubnis Nr 4065 (= permesso di
circolazione) valido quattro mesi.
Con l'arrivo degli Alleati gli
uffici comunali cominciarono a rilasciare le nuove carte di identità, che erano
dei semplici fogli con una fotografia (a destra).
La carta di identità serviva
solo per riconoscere la persona e non dava diritto di passo. Per il transito
servivano ancora il permessi dell'autorità militare.
A sinistra: Permesso dell' AMG
(Allied Military Gouvernement)
per Vito
Ciottoli, il farmacista, che doveva
accompagnare la sorella a Firenze.
A destra:
Illustrissimo Signor Sindaco
Il sottoscritto Nilo Nannini fa
domanda
alla Signoria Vostra
affinché venga rilasciato il permesso
dovendosi
recare
a Faenza per sostenere gli esami.
Marradi 25 aprile 1945
A sinistra:
Illustrissimo Signor Sindaco
L'ufficiale Sanitario dottor
Francesco Cavina Pratesi chiede il permesso per andare a Firenze per questioni
connesse al suo incarico.
Marradi 26 aprile 1945
Gli uffici del Comune
rilasciavano i documenti come potevano. Questa è la carta di identità
rilasciata a Eugenia Consolini, di Marradi. Pagò la tassa per il rilascio un
po' con le marche e con un francobollo.
La carta è ancora di quelle con
il fascio e il Sindaco fa lo spiritoso: prolunga la firma con uno svolazzo per
scarabocchiarlo.
Fonte: Archivio
storico del Comune di Marradi
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