Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

lunedì 14 settembre 2015

La strada per Tredozio


1877  Una nuova via
attraverso il valico
 della Collina
ricerca di Mario Catani 
e Claudio Mercatali



Negli anni 1870 - 1880 divenne indispensabile una nuova strada di collegamento da Lutirano a Tredozio. La vecchia via era una mulattiera ripidissima lungo il cosiddetto Fosso del Saliceto, che passava dai poderi delle Balze e poi dalla casa della Zoccoletta. Volendo sudare un po' e con l'aiuto di un buon paio di forbici per potare si potrebbe percorrere anche oggi.

I progetti per la nuova via carrettabile furono due, uno dell'ing. Ricci e uno dell'ing. Sforazzini, che parrebbe quello effettivamente realizzato, anche se con delle varianti. Qui di seguito ci sono i disegni e la relazione di Sforazzini, che scrive al Sindaco di Marradi per presentare le sue idee in concorrenza con quelle di Ricci.




Rapporto di massima
Strada obbligatoria 
da Lutirano per Tredozio
  
llus.mo Signor Sindaco 
e Onorevoli Consiglieri 
del Comune di Marradi

Mi faccio un dovere di presentare alle Signorie Illustrissime lo studio sommario da me fatto sulla possibilità di un andamento da darsi alla di contro nuova strada obbligatoria diverso da quello prescelto dall'esimio ingegner Paolo Ricci.








Accettando quest' incarico non ho inteso di controllare un' operazione eseguita da persona competen- tissima in tale materia,  ma solo di pronunziarmi sulla possibilità tecnica e sulle convenienze materiali e finanziarie di un tracciato proposto dalla Onorevole Commissione Stradale con suo rapporto del dì 18 marzo 1870.



LE DUE PROPOSTE
In rosa il tracciato proposto dall'ing. Ricci. La poligonale numerata è il tracciato dell'ing. Sforazzini (che scrive la relazione qui accanto). In giallo c'è il tracciato della vecchia mulattiera.


Mi permetta perciò la succitata Commissione che io le dichiari anzitutto che per quanto  accettabili e utilmente attuabili abbia riscontrate le di lei vedute sulle varianti in parola altrettanto mi sento alieno dall'accettare ed associarmi alle opinioni sue circa il progetto del sig. ing. Ricci del quale ho anzi potuto apprezzare il laborioso e accurato studio.



D'altronde non può ascriversi a difetto o a negligenza se le vedute e la valutazione di particolari circostanze non sono identiche fra due o più persone, e se il progetto in parole può essere suscettibile di modificazioni o di varianti che armonizzino con queste vedute.

Le differenze di andamento si vedono indicate nella pianta che qui si unisce. I risultati altimetrici fra i due estremi combinano con quelli ottenuti dal sig. Ing. Ricci.
Le pendenze variano fra il 7 e il 9% sulla lunghezza però delle sole poligonali, in quanto che trattandosi di un semplice studio di massima non ho tenuto conto degli sviluppi derivanti da accidentalità del terreno.



La lunghezza comples- siva è di miglia 2,567 superando l' altezza di 202,89m di modo che la pendenza costante è del 7,89%
Le curve e gli sviluppi secondanti il percorso faranno aumentare di altri metri 167 la lunghezza, la quale potrà essere benissimo utilizzata nella diminuzione di pendenza in uno o più punti che si crederanno utili al riposo delle bestie da tiro o mantenerla costante per tutta la lunghezza ragguagliandola così al 6,69% 
In ogni peggiore ipotesi il terreno sul quale corrisponde il numero P17 si presta un prolungamento volontario.

Le condizioni di tutto il terreno da percorrersi sono buonissime sia per la stabilità quanto per l'esposizione ed elevatezza (V. sezioni).



Si richiedono minori spese d'arte perché minori sono i corsi d'acqua da attraversare, e quei medesimi che non possono evitarsi abbisogneranno di opere meno importanti, essendo con il nuovo progetto trasportati più a monte i punti di passaggio. Le indennità a titolo di espropriazione diminuiranno ancor esse in quanto che i nuovi terreni da occuparsi sono per la massima parte pasture e scogliere.

L'economia di spesa per operazioni di attinente al risparmio di lunghezza non potrà essere minore di £ 5600. 
Potrà fors' anco essere maggiore quando si rifletta che il terreno che si economizza è quasi tutto lavorativo e non regge al confronto di quello che si occupa colla sede stradale in oggetto.


Le istruzioni ricevute mi dispensano da tutti quei dettagli che sono propri di progetti definitivi per cui mi limiterò a ricordare:

1 Che il progetto motivato dalla Commissione stradale soddisfa al generale desiderio dei Comunisti.
2 Che questo tracciato, indipendentemente da un compatibile aumento di pendenze, corrisponde alle esigenze di una buona strada rotabile.
3 Che la giacitura del terreno, come viene dimostrato dalle sezioni, si presta a un naturale e comodo sviluppo e volendo, ad una diminuzione di pendenza.
4  Che le opere d'arte risultavano in numero minore e di minore importanza che quelle occorrenti per un diverso andamento.
5 Che altrettanto succede per il terreno da espropriarsi.
6 Che l'economia della spesa per metri 500 di minor lunghezza importa 5600 lire prendendo a base i prezzi stabiliti dal sig. ing. Ricci.
7 Che questa diminuzione può forse elevarsi a maggior somma in un progetto dettagliato attese le minori indennità del terreno e la minore entità delle opere d'arte.
8 Che tra il P 3 e 6 si può ottenere uno sviluppo prolungato in modo da ottenere la pendenza minore dell' 8%
9 Che il P 32 rimanendo sul displuvio della collina può agevolmente abbassarsi di due metri mediante facile e insignificante incassatura riducendo così la pendenza allo 0,20%

Spero in tal modo di aver corrisposto alla fiducia dimostratami dalle loro Signorie Illustrissime.

Firenzuola, lì 8 maggio 1877                     L'ing. redattore del progetto  Emilio Sforazzini 


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