di S.Martino
in Gattara
da un articolo di
Giovanna Montanari Bermond (1993)
Panoramica del sito
Oggi la necropoli di S.Martino si individua solo da questo punto, circondato da una ringhiera di ferro.
L'archeologa la descrisse così, in questo
articolo praticamente inedito, perché pubblicato solo nel periodico
di
archeologia OCNUS:
La tomba
Il
corredo era composto da un bicchiere di vetro deposto sul lato destro vicino ai
piedi e all' altezza del bacino c'era uno spillone d'osso e un cammeo in castone
aureo.
... un bicchiere di vetro ...
... una collanina di piccole perle ...
ll
castone aureo misura 3cm per 2cm ed è formato da una lamina d'oro che riveste
tutta la parte posteriore ed è saldata ai lati del cammeo ... è verosimile che
il cammeo e i suoi pezzi formassero un braccialetto.
Il cammeo è in calcedonio zonato e vi è scolpito un busto femminile con il volto di profilo a sinistra ... il tipo di pettinatura si trova nei ritratti femminili di età severiana e in particolare ha confronti con le acconciature portate da Iulia Cornelia e Aquilia Severa, mogli dell' imperatore Eliogabalo, la prima fatta assassinare nel 220d.C e la seconda in auge nei suoi ultimi anni di dominio. Il tipo di castone con la cornice di fiori di loto era diffuso nel III secolo d.C e perciò questa è di certo l'età del gioiello.
Il cammeo è in calcedonio zonato e vi è scolpito un busto femminile con il volto di profilo a sinistra ... il tipo di pettinatura si trova nei ritratti femminili di età severiana e in particolare ha confronti con le acconciature portate da Iulia Cornelia e Aquilia Severa, mogli dell' imperatore Eliogabalo, la prima fatta assassinare nel 220d.C e la seconda in auge nei suoi ultimi anni di dominio. Il tipo di castone con la cornice di fiori di loto era diffuso nel III secolo d.C e perciò questa è di certo l'età del gioiello.
Gli altri oggetti del
corredo funerario sono meno preziosi ma
interessanti:
... uno spillone d'osso con la
testa a disco bombato, decorato a cerchi concentrici incisi, una collanina a
piccoli vaghi di pasta vitrea azzurri e giallognoli. La lucerna a canale aperto
anepigrafe è un tipo prodotto alla fine del I secolo dal ceramista Fortis, un
modello in produzione fino al III secolo, Per la qualità dell'argilla rossastra
usata e il tipo di cottura si può datare il pezzo alla metà del III secolo.
Del balsamario di vetro ci è
giunto solo il collo. Completa il corredo un bicchiere di vetro soffiato di
forma cilindrica decorato con bolli blu e verdi.
Non c'è spiegazione per questi reperti, di età romana, in un cimitero
gallico
di diversi secoli prima:
di diversi secoli prima:
... Resta difficile spiegare la
presenza a S.Martino in Gattara, dove mancano notizie di reperti archeologici
di età romana, salvo un'iscrizione trovata nei pressi della chiesa e ivi
conservata. La presenza di una sepoltura di questo tipo e il castone aureo con
un cammeo di particolare raffinatezza ed elementi di ebano, che era un legno di
gran pregio, sono indici di un ambente sociale e spirituale di un certo livello
di prosperità, che ha consentito la composizione del corredo che avrebbe
accompagnato il defunto nell'aldilà, a testimoniare la pietas dei superstiti.
Fonte: Corredo di età romana dalla necropoli di S.Martino in
Gattara di Giovanna Bermond Montanari. Dal periodico OCNUS (Bologna) vol.1,
1993
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