Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

lunedì 17 giugno 2013

Il convento dei Padri Serviti

Il monastero della Santissima Annunziata
        di Luisa Calderoni







Il monastero sorge poco lontano dal  paese lungo la via Faentina, ed anticamente era un convento dei Padri Serviti dell’Annunziata, un convento maschile contrapposto a quello femminile delle  monache di clausura  Domenicane, che si trova nel centro del paese. Il complesso fu costruito  nel '400 dalla famiglia Fabroni sul luogo di un evento miracoloso legato all' apparizione di un' immagine della Madonna. I Fabroni,  quando si insediarono nella terra di Marradi, andarono a risiedere nel grande podere detto " Il Casone" che esiste ancora oggi e che si trova proprio di faccia all' Annunziata, ma sull' altra sponda del fiume Lamone.




Le notizie di seguito riportate sono tratte dagli atti di una ricognizione dei beni posseduti dai Fabroni  nel territorio di Marradi. Tale ricognizione fu eseguita  su richiesta dei Fabroni marradesi che volevano fosse riconosciuta la loro  discendenza dalla famiglia Fabroni di Pistoia. Da questa città infatti erano fuoriusciti  verso il 1177 trasferendosi nel territorio marradese dove posero solidissime radici, segnando la storia e l'aspetto del paese con i fatti d’armi, con le loro numerose ed eleganti dimore  e con  i conventi da loro fondati, ancora oggi testimoni di un glorioso passato cittadino.
 

Lo stemma della famiglia Fabroni
“Atti della visita fatta a Marradi e Fedi contenenti le Cose che si sono viste in d.o luogo.”
                                                     
                                                              A dì 12 di gennaio 1620

(…) Trasferitomi in compagnia dei pred.i alla Chiesa della Sant.ma Annunziata posta fuori di Marradi circa un terzo di miglio vicino alla strada maestra che conduce a Firenze, et arrivati in d.a chiesa, in un Pratello avanti ad essa fu visto esservi fatto due strade lastricate a sdrucciolo per potervi venire da ogni banda,



et entrati in chiesa mi fu mostro nel  primo luogo la Madonna Sant.ma  e di poi l’altare di pietre concie nel quale si veddero due arme, una dal corno sinistro dell’Altare della famiglia dei Fabbroni, entrovi tre spade che finiscono tutte con la punta in un punto, e di sopra tre martelli, e dal Corno destro vi era l’Arme della religione dei Servi simile a quella della Sant.ma Nunziata di Firenze, e di sopra al med.mo Altare si vedde una pittura sopra la volta di esso con due arme simili alle soprad.te, a manca quella dei Fabbroni delle tre spade in campo rosso e di sopra tre martelli et a man dritta quella de’Servi, e di poi mi fu mostra la Pila dell’acqua benedetta nella quale si vedde intagliata l’Arme de’ Fabbroni con spade e martelli in sbarra, a man manca, et a mandritta con quella dei Servi et sopra a tutte e due una Corona;

Si vedde la Chiesa per di dentro essere alta e sfogata bene, si misurò la lunghezza cioè il voto di essa per di dentro e fu trovato esser braccia trentasei d.o vano di dentro cavate le mura, cominciando dalla porta principale di dove s’entra in d.a chiesa, sino al muro dove c’è l’altare maggiore della Sant.ma Nunziata e di poi entrato in Coro fu misurato e trovato esser otto la lunghezza per la larghezza;

Si misurò la larghezza di d.a chiesa e si trovò esser il ramo della croce braccia trentasei, si vedde esservi per le mura della Chiesa tre cappelle finite di muraglia dalla parte verso Firenze e dalla parte verso Marradi, una sola finita e disegnate due altre incontro a quelle tre verso Firenze.

Si vedde esservi un altare fatto di nuovo dedicato a S. Carlo con  arme de’ Fabbroni nella quale erano le tre spade in campo rosso e sopra di essi li tre martelli in campo giallo.

Si visitò la Sacrestia che fu vista esser ampia e nobile.

Si visitò lì abitazione del Rev.do Priore e fu visto esservi stanzoni nobili e grandi sotto e sopra (…)
 
Le entrate della chiesa

“ E quanto alle entrate disse che la chiesa sudd.a aveva scudi trecento di entrata che consistevano nella rendita di un podere, vigna ed altre terre dalle quali si cava d.a entrata e così confermarono molti che si trovonno presenti, quale entrata gli è stata  data da da famiglia de’Fabroni  di Marradi."
 
L’esterno dell’Annunziata

(…) "Et uscito di chiesa fu visto esservi fatto avanti ad essa un poco di piazzetta o pratello comodo con le d.e due strade, anzi di sdrucciolo, grande, e larghe bene che conducevano a detta chiesa quale era posta in luogo più elevato che non era la strada maestra, e d.e strade una veniva verso  Firenze e l’altra verso Marradi. (...)"
 
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Il complesso dell'Annunziata come si presenta oggi…
 



 

 


 


 


 


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