Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

martedì 28 gennaio 2020

Faustino Perisauli

Un arguto umanista del Cinquecento
Ricerca di Claudio Mercatali



Faustino Perisauli, umanista, nacque a Tredozio nel 1450 e morì a Rimini nel 1523. La sua opera più nota è il De triumpho stultitiae, un poemetto in esametri latini edito postumo nel 1524, composto forse tra il 1480 e il 1490, che ha delle somiglianze con l' Elogio alla follia di Erasmo da Rotterdam (1511).
Giovanni Papini, noto qui da noi per le vicende legate allo smarrimento del manoscritto di Dino Campana, aveva notato che l'opera del Perisauli "ricorda nella generale intelaiatura l'operetta Erasminiana". Erasmo venne in Italia nel 1506 – 1509 e forse lesse gli scritti ancora inediti di Perisauli.



Di certo il piccolo Fausto, prete di Tredozio, (così viene descritto dai contemporanei) precedette Erasmo con piacevole arguzia. E’ altrettanto certo che Erasmo aveva uno stile migliore di Faustino e non è certo che avesse preso ispirazione da lui. Questa che segue è una parte del secondo libro, dei tre che compongono il De Triumpho.

 
Faustino ed Erasmo da Rotterdam in una scultura di Leonardo Poggiolini, Piazza J.Vespignani, Tredozio.


Perché interessarsi a Faustino Perisauli? Questo scrittore, Silvano Razzi, suo fratello Serafino, Bartolomeo Mariscotti e Orlando Pescetti sono scrittori del Cinquecento e del Seicento nativi delle nostre zone, che dimostrano come la cultura fosse ben radicata qui in queste parti dell’appennino. Leggiamo:

L'arte medica è un mestieraccio. Il Dottore studia, si aggiorna, si ingegna e poi se l'ammalato peggiora e muore la gente dice:

... I medici non sanno ed è logico, perché anche loro si ammalano ... Tutta questa fatica e questi studi che cosa sono se non una favola vana? 





... Sei pazzo, se credi piantato qui, in terra di poter scrutare i secreti del cielo. Questa è una pazzia che suscita un riso senza fine .




... L'alchimista sogna felice monti d'oro e insegue una ricchezza così incerta ...

... Questo modo di agire non è forse un delirio? Non chiameresti follia questa tua fatica?




... A te che cerchi i sacri arcani di Dio, la via del cielo ed a noi sveli i pensieri della mente divina, che si trovano spiegati nei libri della sapienza divina; a te che ami questi libri sacri, ora mi rivolgo perché tu insegni al popolo a distinguere il sole dall'ombra, quanto sia lontano il vero dal falso, la virtù dal vizio, il premio dalla pena, qual sia la strada buona che conduce al cielo ...




... O funesta fame dell'oro, o malsana ingordigia, dove vai così sfrenata, abbandonando la mèta?

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una comoda lettura





... V'è ancora una specie di gente stoltissima che arde sempre dal desiderio inesausto di costruire qualcosa. Ora prepara la calce, il gesso, la calce ...










... Finalmente o miseri, di che ci lamentiamo se il genere umano è una commedia? ...











Chiudiamo qui, con l'ultimo paragrafo dell' Elogio alla follia di Erasmo da Rotterdam. Non ce ne voglia Faustino, ma fra i due c'è una differenza di cilindrata.

... Perciò addio! Applaudite, bevete, vivete, famosissimi iniziati alla follia.

Bibliografia
Il libretto di Erasmo da Rotterdam si trova anche su Internet se digiti Elogio alla follia liber liber .


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