Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

domenica 24 settembre 2023

25 settembre 1945

Il Numero unico 
di Val di Lamone
per il 1° anno dopo 
la Liberazione

dai documenti di Rita Pieri Ravagli







Questo è il giorno dell’entrata degli Inglesi dell’VIIIa Armata nel capoluogo, data ufficiale della Liberazione di Marradi, celebrata per la prima volta un anno dopo, con questo numero Unico del periodico Val di Lamone. Il paese rimase sotto minaccia ancora per qualche giorno e nei dintorni i combattimenti continuarono una settimana. L’abitato era stato abbandonato dai Tedeschi ma era ancora sotto il loro tiro.

Però se per “Liberazione” si intende il Comune di Marradi per intero il tempo si estende di più perché la piana di Sant’ Adriano venne presa dopo una quindicina di giorni con aspri scontri e Lutirano il 20 ottobre. 




Insomma la Liberazione qui da noi fu del tutto diversa da quella di tanti altri paesi più fortunati, con la gente che festeggiava gli Americani e gli Inglesi che passavano con le jeep. Per giunta era ancora vivissimo il ricordo delle stragi dei mesi precedenti, dei quali si parla in questi articoli.




Clicca sulle imagini
per avere 
una comoda lettura





























In tutti questi articoli prevale vivissima la riconoscenza verso gli Alleati, perché la sola azione dei partigiani non sarebbe stata sufficiente. 










Tuttavia si leggono solo alcuni accenni sui devastanti bombardamenti aerei americani e ora che il tempo trascorso consente una analisi storica più distaccata si deve dire qualcosa anche di quelli. In particolare il primo:

Il 5 giugno 1944 trentotto bombardieri americani Liberator sganciarono sul paese 228 bombe da 1000 libbre (4 quintali l’una), cercando di colpire i viadotti della ferrovia Faentina. Era un lunedì, giorno di mercato …



Fu una azione esagerata e sconsiderata, su una ferrovia che poteva essere interrotta in tanti altri modi, come poi ammisero i commentatori inglesi dopo la guerra. Questo però non attenua in alcun modo le responsabilità dei nazi fascisti per le loro efferate azioni.



mercoledì 20 settembre 2023

Il terremoto del 18 settembre 2023 a Marradi

Alcune indicazioni 
da seguire con scrupolo




Il 18 settembre scorso a Marradi è tirato il terremoto. Una scossa forte accompagnata da un cupo boato ha destato inquietudine in tutti i marradesi, che si sono riversati in strada. Il rumore di un terremoto è il primo indizio che indica la vicinanza dell’epicentro e infatti dopo poche ore l’Istituto Nazionale di Geofisica l’ha individuato a circa 3 Km a sud ovest del paese, e quindi circa nella zona di Fantino.


Non è il caso ora di dilungarsi in descrizioni, perché questo sito è rivolto soprattutto ai marradesi che hanno vissuto in prima persona l’evento e hanno dunque ben presente il fatto, che peraltro può avere diverse varianti a seconda della sensibilità di ognuno e del tipo di casa in cui dormiva tranquillo.


E’ però importante riassumere che cosa conviene fare in caso di sisma, secondo le prescrizioni date dagli esperti e dal Ministero della Protezione Civile.

Come sarà stato evidente a tutti la scossa dura meno di un minuto e considerata la sorpresa e il tempo di reazione rimane solo l'istinto di compiere qualche gesto già previsto in anticipo, come mettersi sotto un tavolo o accostarsi all’angolo fra due pareti.

Le statistiche dicono che la maggior parte delle lesioni avviene perché nel panico le persone tentano la fuga e si fanno male. Conviene aspettare (ma non è facile) la fine della scossa e poi raccogliere i pensieri prima di muoversi. Dove conviene andare? Se si esce di casa e ci si ferma a socializzare per strada con i vicini si ha un evidente sollievo psicologico ma ci si espone a un rischio grande, perché la scossa dopo un certo tempo potrebbe ripetersi e dalle case circostanti potrebbero cadere tegole, comignoli e pezzi di cornicione.




Per legge i siti sicuri sono indicati nelle planimetrie qui di seguito e in queste si concentreranno i primi soccorsi. Questo è appunto lo scopo di questo articoletto: ricordare che il Comune di Marradi da tempo ha indicato questi siti e ognuno potrà trovare il suo in queste planimetrie.




Clicca sulle immagini
se le vuoi ingrandire







Però non è obbligatorio recarsi lì, specialmente se non si ha necessità di soccorsi.
Può essere sufficiente fermarsi prima, in attesa di tornare in casa, cosa questa da valutare, specialmente se si abita in una casa di cemento armato. E' però indispensabile che il posto dove ci si ferma non sia esposto a cadute di macerie dalle case accanto.


Per ampliare
Nell'archivio tematico del blog, alla voce Scienze della Terra ci sono diversi articoli sui terremoti di Marradi nei secoli scorsi e qualche previsione per i prossimi.