racconta…
Jum Maré
prima del bombar-
damento
prima del bombar-
damento
La gente di Marradi era ancora sotto shock per il bombardamento del 5 giugno e avvenne un altro tremendo attacco aereo. Il 30 giugno gli aerei alleati colpirono di nuovo …
“ Era una mattina soleggiata… nella villa di Val della Meda, nel cui solaio ero sfollato assieme ai miei familiari, stavamo accudendo ai lavori di casa oltre a cercare qualcosa che potesse sfamarci perché il problema di ogni giorno, oltre a salvare la pelle, era trovare qualcosa per riempire la pancia. Certo che i contadini locali avevano formaggio pecorino e ricotte, ma come pagarli? Come ricompensarli?
Io con Pellegrina e Domenico andavo a pascolare mucche e pecore e alla sera aiutavo nella mungitura del bestiame e, anche se qualche volta disperdevo nel terreno un po’ di latte, l’importante era l’aiuto che io davo.
Accanto: Il ponte sul Lamone ora e allora (ricostruito in ferro dagli Alleati)
... questa volta hanno colpito
dal ponte sul Lamone sino alla Stazione ...
Pensando a quella mattina rivedo ancora enormi formazioni aeree che volteggiavano nel cielo lasciando interminabili scie bianche ed un rumore assordante che neppure con il tempo ho dimenticato anche se nei prati con il bestiame mi sentivo relativamente sicuro.
Ad un tratto notai che una formazione di aerei si era staccata dal gruppo portandosi a bassa quota, quasi alla mia altezza, e sganciò una gragnola di bombe che sollevarono un polverone ben visibile ai miei occhi.
Di corsa mi raggiunse il padre di Walter e Rolando Diani che, accompagnato da mia madre e da mia sorella Adriana, disse, accompagnando le sue parole con l’indice verso la valle: “ Questa volta hanno colpito dal ponte sul Lamone sino alla Stazione.
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L'ingresso del paese raso al suolo
... dopo il ponte sul Lamone si erano salvate solo la chiesa di S.Lorenzo e due case adiacenti...
Dopo il primo bombardamento la polvere si era alzata da quel punto in su, oggi hanno salvato il centro di Marradi ma hanno raso al suolo tutto Jummarè.” Infatti dopo il ponte sul Lamone si erano salvate solo la Chiesa di San Lorenzo e due case adiacenti, mentre la mia era stata gravemente danneggiata. Il resto era “ alles Kaputt” come dicevano allora i Tedeschi”
... il resto era "alles Kaputt" ...
Fonti Notizie e documenti forniti dall'autore,
stesura in collaborazione con Luisa Calderoni
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