il 2- 3 febbraio 1915
di Claudio Mercatali
Il 28 luglio 1914 scoppiò la Prima Guerra mondiale. L'Italia rimase neutrale fino al 24 maggio 1915 ma risentì subito degli effetti del conflitto, perché la Germania, impegnata nella guerra, espulse i nostri emigranti, che dovettero far fagotto in poco tempo.
Questa fu la sorte di centinaia di marradesi, che ritornarono qui in paese, disoccupati e senza un soldo.
Nei primi mesi del 1915 il comune era in crisi ed era stato commissariato. E' grave che un paese non sappia esprimere un' amministrazione in momenti come questo, ma allora le cose andarono così. Il Commissario di governo, un certo dott. Soldati, si trovò quindi da solo a fronteggiare una situazione di profondo disagio sociale e il malcontento non tardò a manifestarsi violentemente. Ecco come racconta i fatti il giornalista del Messaggero del Mugello.
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Il giornalista dice: " ... giova però studiare le cause del vero disagio e provvedervi seriamente se non si vuol dare ragione ai molti, pretesto a qualcuno, di dimostrazioni che facilmente possono degenerare in sommosse."
E allora diamogli retta. Ecco qui sotto il telegramma, scritto dal Commissario di governo, il dott Soldati e spedito al Prefetto, cui fece seguito un verbale dettagliato, che è qui accanto, su quanto accaduto.
In fondo alla lettera il Commissario disse che la protesta non si era esaurita e prevedeva il suo ripetersi il giorno seguente.
Questo fatto destò vivo allarme a Firenze e il Prefetto predispose l'invio di un drappello di soldati per dar manforte ai dieci Carabinieri mandati a Marradi, nel caso che ce ne fosse stato bisogno.
Comunicazione del Prefetto " ... invio costà maggior numero Carabinieri, richiesta truppa, raccomando massima energia ..."
Il Commissario dott. Soldati aveva visto giusto e infatti il 3 febbraio ci furono altri disordini, che furono repressi. Però il Comune intervenne per calmierare il prezzo del pane, con un contributo ricavato dalle magre casse dell' Amministrazione. Nei giorni seguenti la fase acuta della protesta passò ma il malessere rimase evidente e si manifestò di nuovo ai primi di marzo.
In quei giorni, per una dirotta pioggia, una frana interruppe la strada a Filetto e 100 disoccupati cercarono di imporre al Commissario la loro assunzione temporanea per i lavori.
L'atteggiamento era minaccioso e Soldati scrisse di nuovo al Prefetto il telegramma qui sotto.
Si intavolarono delle trattative e alla fine si convenne di assumere 60 braccianti per il tempo necessario al ripristino della via.
1 marzo Al Prefetto:
... stamane un centinaio di operai disoccupati ... nessun incidente ...
A destra: 2 marzo: ... informo Vossignoria che stamane è finito regolarmente il lavoro strada provinciale Filetto con l'assunzione di circa 60 operai ...
A metà maggio il nuovo consiglio comunale elesse sindaco Palmerino Mercatali, un socialista dai modi semplici, impegnato in tante iniziative di solidarietà, che rimase in carica diversi anni. Così il commissario Soldati finì il suo mandato e se ne andò, forse con un certo sollievo.
Era scoppiata la Prima Guerra Mondiale e tutti gli uomini validi vennero spediti al fronte. Il paese per forza di cose si acquietò ...
Fonti: Archivio storico del Comune. Si ringrazia il sig. Mario Catani per l'indispensabile aiuto dato.
Che conseguenze ci furono per gli arrestati? La passarono liscia? Leggete l'articolo pubblicato il 12 marzo 2012.
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