Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

venerdì 3 gennaio 2020

Il Triangolo invernale


Una bella figura nel cielo 
di gennaio
 ricerca di Claudio Mercatali



Il triangolo nell’ astronomia classica è una terna di stelle molto evidenti che perimetrano una porzione interessante del cielo. C’è il triangolo estivo (Deneb del Cigno, Vega della Lira, Altair dell’ Aquila), il triangolo primaverile (Spica della Vergine, Arturo di Boote, Denebola del Leone) e anche il triangolo invernale, che ci interessa ora.

Questo asterismo, come gli altri appena detti, è delimitato da tre stelle di tre costellazioni: Sirio del Cane Maggiore, Procione del Cane Minore e Betelgeuse di Orione.




Come si trova Betelgeuse

Questa stella è nella spalla della figura del cacciatore Orione, la principale costellazione del cielo d’inverno. Betelgeuse è un nome arabo, che significa appunto mano o  
spalla del cacciatore. Senza individuare Orione nel cielo d’inverno inverno ci si orienta poco e sostanzialmente non si trova niente. Betelgeuse è una gigante rossa, cioè una stella vecchiotta, di luminosità variabile secondo un periodo regolare già osservato dagli antichi che lo interpretarono, a torto, come un effetto malefico. Si stima che sia 40.000 volte più grande del Sole e distante quasi 300 anni luce.




Come si trovano Sirio e Procione

Il modo più semplice è partire dalle tre stelle della Cintura di Orione e immaginare di segnare in cielo un segmento che si prolunga fino a una stella particolarmente luminosa, che è appunto Sirio. Procione è lì sopra poco distante, quasi all’altezza di Betelgeuse. Le figure qui accanto chiariranno più delle parole.





Il Cane Maggiore

Il Cane Maggiore è una delle 48 costellazioni di Tolomeo e sorge assieme al Cane Minore un’ora dopo Orione, come se i cani da caccia seguissero il loro padrone. La stella principale è Sirio, la più luminosa di tutte in assoluto.
Sirio (α Canis Majoris) è vicina a noi, a circa nove anni luce e per questo è brillante, anche se gli astronomi dicono che non è molto grande. Alla metà dell’Ottocento gli scienziati si accorsero che è doppia, cioè è accompagnata da una stellina invisibile a occhio nudo (Sirio B) che provoca una diminuzione di luminosità quando le passa davanti e un leggero spostamento periodico della sua posizione nel cielo. Le altre stelle di questa costellazione sono difficili da trovare:



Mirzam  (β Canis Majoris), di magnitudine 2, il cui nome significa "l'Araldo" perché precede Sirio. E’ blu e quindi caldissima. Dista circa 500 anni luce e si ritiene molto grande.
Adhara (ε Canis Majoris) di magnitudine 1,5, è una supergigante blu, abbinata a una stellina che ne fa variare la luminosità quando le passa davanti, proprio come Sirio.

Il Cane Minore

Di questa costellazione di Tolomeo si vede solo la sua stella più brillante, Procione, che in greco significa «prima del cane» perché sorge un’ora prima del Cane Maggiore. Procione è una stella bianca che dista 11 anni luce ed è l'ottava stella del cielo in quanto a luminosità.

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