Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

mercoledì 12 luglio 2023

I Galli Boi qui da noi

Sul possibile sito di una battaglia
Ricerca di Claudio Mercatali

 

I Galli Boi immigrarono dalla Francia in un secolo imprecisato, il V o il IV avanti Cristo. Si stabilirono nell’ Emilia Romagna assieme ai Galli Lingoni fino ai contrafforti dell’ appennino, dove entrarono in contatto e in conflitto con gli Etruschi, gli Umbri e soprattutto i Romani. Erano organizzati in clan e non formarono mai uno stato unitario, anche se Felsina (Bologna), conquistata agli etruschi, fu la principale città di riferimento. Con i Romani ebbero quasi sempre la peggio: nel 283 a.C. a Viterbo il console romano Publio Cornelio Dolabella li sconfisse la prima volta, e nelle furibonde rivolte del 238, 231 e 218 subirono altri rovesci. Ottennero anche qualche vittoria, come nel 216 alla Selva Litana (tra Modena e Reggio) e anche a Castrum Mutilum (Mutillana, Modigliana). Nel 191 il console Scipione Nasica li sconfisse definitivamente e condusse i loro capi in catene a Roma al suo trionfo.

Come andarono le cose a Castum Mutilum? Nel luglio di un anno imprecisato fra il 238 e il 218 a.C. il comandante romano Caio Oppio giunse nei pressi di Modigliana per reprimere una rivolta dei Galli. Era tutto tranquillo e i Romani profittarono per mietere il grano maturo e fare scorte. Però i campi erano dei Galli e costoro, di fronte alla prospettiva di un inverno di fame e stenti, presero coraggio, arrivarono all’ improvviso e …

 Leggiamo il racconto di Tito Livio, il maggiore storico dell’Antica Roma:

La storiografia antica non dice di preciso dove si svolse la battaglia, però qui a Marradi conoscendo bene i luoghi possiamo fare qualche considerazione. Modigliana è un paese che sorge alla confluenza di tre torrenti: l’Ibola, scende dal Passo del Trebbio, il Tramazzo da Tredozio e l’Acerreta da Lutirano. Il primo scorre in una valletta stretta dove c’è poco grano da mietere. La valle più favorevole per i cereali è l’Acerreta, per una lunghezza di più di quindici di chilometri, fino a Lutirano e oltre. A metà di questo tratto, vicino alla chiesa di Santa Reparata la valle si stringe e i due versanti sono molto ripidi.

Questo è il posto giusto per una imboscata come quella descritta da Tito Livio. E’ possibile che i Galli, scesi alla zitta dalle attuali fattorie di Galliana e Galliata, attraverso i tanti sentieri del Monte Budrialto (il nome è prelatino e significa fosso) abbiano diviso in due lo schieramento romano circa al molino di Bedronico, dove scende la vecchia mulattiera che collegava Modigliana a Marradi. Anche Bedronico è un toponimo prelatino e bedo significa canale.



Siamo sicuri che Castrum Mutilum sia proprio Modigliana? Lo storico Emanuele Repetti ne era convinto, come si può leggere qui accanto.





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Invece lo storico don Girolamo Tiraboschi dice che il paese potrebbe essere Meldola. E' poco probabile che sia così anche perché questa cittadina è nella bassa collina vicino a Forlì, in un ambiente incantevole e dolce, nel quale è difficile trovare un posto per tendere delle imboscate.



Le nostre zone furono una delle roccaforti dei Galli anche in seguito, quando la loro sottomissione a Roma era compiuta. Per questo Tito Livio nel Libro XXXIII cita un altro episodio, nel quale i Romani evitano di entrare nel bacino del Lamone .


Per ampliare

Nel tematico del blog: 20.01.2020   Da Rugginara a Modigliana per una via antica (alle voci Comunità di Modigliana o Trekking su vie antiche).
Nel tematico alla voce "Comunità di San Martino" ci sono altri articoli che descrivono la necropoli dei Galli e i reperti che furono trovati dagli archeologi.




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