Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

giovedì 19 gennaio 2012

E voi cosa dite che sia?

Un oggetto non identificato fotografato
nel cielo di Gamogna
di Marco Cappelli




La sorpresa o l'emozione per un fatto che ci è capitato si conservano bene e senza sforzo. Invece le cose che ci coinvolgono di meno ce le dimentichiamo subito o non ce le ricordiamo se non ne prendiamo nota. Ecco la descrizione di un evento singolare, che ha lasciato un vivo ricordo in chi lo ha vissuto (Marco Cappelli) anche se è passato un anno e mezzo:

Sono circa le 16,30 del 2 giugno 2010, sto camminando su un crinale alla quota di circa 1000 metri a sud dell’antico eremo di Gamogna e lo vedo ad una distanza, in linea d’aria, di circa 2,5 Km. E’ una bella giornata con qualche nuvola, ho il sole alle mie spalle, scatto con macchina fotografica digitale due foto in successione verso il paesaggio a nord, la prima normale, la seconda zumando verso la cima dei monti.
Passati alcuni giorni riguardo al pc le foto e nella prima di queste vedo come una macchia nel cielo guardando meglio distinguo una forma strana, particolare, un’ellisse a cerchi concentrici di un blu sempre più scuro verso il centro con due specie di ali o scie laterali. Lo strano oggetto è posizionato non molto alto sopra il monte di Gamogna, al momento dello scatto non avevo visto nulla.
Invio la foto al CUN (Centro Ufologico Nazionale) e la risposta è stata la seguente: “l’oggetto incriminato risulta molto probabilmente essere estraneo al panorama, ossia risulta essere un’ anomalia senza profondità tipica di qualcosa di molto vicino all’obiettivo, se non addirittura un difetto tecnico del sensore, dovuto a riflesso o a sporco.” Chi ha esaminato la foto però non aveva queste informazioni:
L’immagine che ho scattato dopo 13 secondi zumando verso la stessa zona è perfettamente pulita, pertanto è da escludere che l’oggetto nel cielo sia causato da sporco sull’obiettivo.
la foto è stata fatta da una zona in ombra verso un paesaggio boschivo senza case con superfici vetrate o comunque superfici riflettenti, il sole in quel momento è alle mie spalle e non può causare riflessi; pertanto è da escludere che l’oggetto nel cielo sia prodotto da un riflesso.
Inoltre non può essere un uccello perché, considerando la velocità del diaframma (1/1600 di secondo) e la distanza che dovrebbe avere per apparire nella foto in quelle dimensioni, produrrebbe un’immagine molto più nitida. Resta la possibilità che si tratti di un oggetto di pochi millimetri che passa molto vicino all’obiettivo (5-20 cm) tanto da apparire sfuocato, a questo proposito ho fatto diverse prove fotografiche con insetti, oggetti in caduta libera, oggetti simili disegnati su supporti trasparenti, ma in nessun caso ho ottenuto un risultato soddisfacente.


In particolare tutti gli insetti dai coleotteri ai moscerini, quando sono in volo, hanno le ali poste ad angolo retto o quasi rispetto all’asse maggiore del corpo.

Clicca sulle foto se le vuoi ingrandire
Con queste informazioni ho inviato l’immagine a due studi fotografici. Il risultato del loro esame è stato lo stesso e, in sintesi, il seguente: la figura che appare nel cielo non può essere dovuta ad un difetto tecnico del sensore né può essere causata da riflesso o da sporco. Non sappiamo cosa sia!!.
Successivamente, analizzando meglio la foto, mi sono accorto di un particolare che farebbe escludere che l’oggetto misterioso sia un’immagine prodotta da oggetti vicini alla macchina fotografica.
Se si esegue un ingrandimento dell’ellisse alata che appare nel cielo si possono osservare, contro di essa, alcuni puntini, probabilmente uccelli in lontananza, che si trovano tra l’osservatore e l’oggetto fotografato. Gli stessi puntini si vedono nella foto scattata 13 secondi dopo, però spostati di una distanza compatibile con il tragitto percorribile da volatili nell’intervallo tra le due foto (vedi ricostruzione grafica).

Sopra: L'oggetto misterioso ingrandito, con tre puntini
A sinistra: I puntini (uccelli?) nella foto successiva sono spostati


 
Se le cose stessero così l’oggetto nel cielo si troverebbe ad una distanza di almeno tre chilometri dal punto di scatto ed avrebbe una lunghezza di almeno 50 metri.
Qui accanto ho riportato la sequenza degli spostamenti di un UFO filmato in Scandinavia che è della stessa tipologia dell’oggetto fotografato sopra Gamogna. Nel filmato si vede l’oggetto luminoso in lontananza, ma improvvisamene, senza uno spostamento visibile, appare molto più vicino viaggiando nello spazio in maniera per noi incomprensibile.
Scomponendo il filmato nei singoli fotogrammi si può osservare che l’oggetto luminoso si smaterializza dalla posizione lontana a) e si rimaterializza nella posizione d) molto più vicina all’osservatore.
Questo fenomeno si riscontra spesso negli avvistamenti di ufo ritenuti autentici.
Alcuni studiosi sostengono che si tratta di oggetti che viaggiano in una dimensione a noi sconosciuta e di loro percepiamo solo alcuni aspetti che ci appaiono incomprensibili. Per avvicinarci a questo concetto possiamo immaginare gli abitanti di un universo formato da due sole dimensioni, lunghezza e larghezza: un piano (un foglio, una lavagna).
Gli abitanti di un simile mondo di noi potrebbero vedere solo le ombre e le impronte ma non capirebbero né da dove vengono né come mai si formano perché nel loro mondo non c’è la terza dimensione, non esiste l’altezza. Allo stesso modo a noi apparirebbero del tutto inspiegabili le manifestazioni di esseri viventi di un universo con dimensioni diverse dal nostro.

In questa immagine, nella quale i colori della luce sono stati modificati, si vede un aspetto singolare della zona nera centrale che, più di una macchia scura, sembra un buco nel cielo al centro dell’ellisse.

Con queste considerazioni appare abbastanza singolare il parere espresso dal Centro Ufologico Nazionale secondo il quale un oggetto che non sembra appartenere al paesaggio terrestre non può essere interessante da un punto di vista extraterrestre.


Un UFO fotografato sopra le piramidi, notare le analogie con l’oggetto fotografato sopra Gamogna




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