Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

mercoledì 28 agosto 2019

Gli studi di Friedrich Schürr

Le tesi di un importante studioso
del dialetto Romagnolo
ricerca di Claudio Mercatali



Gli studiosi delle lingue non hanno certo il dono della comunicativa. I loro scritti sono infarciti di termini tecnici: dittongo, restrizione, pronuncia nasalizzata, tilde, metafonesi …

Friedrich Schürr, che è stato il più importante studioso del dialetto romagnolo non fa eccezione e bisogna accettare il suo difficile linguaggio. Chi era?

Nacque a Vienna, frequentò la Facoltà di Lettere e discusse una tesi di laurea sul Pulon matt ("Paolone matto"), poema romagnolo del XVI secolo. Dopo la laurea (1911) fece un viaggio a Firenze, al ritorno si fermò in Romagna e scoprì che la parlata reale era molto diversa rispetto all' idea che si era formato al tempo della tesi. Da quel momento cominciarono gli studi sul dialetto romagnolo. Per le sue ricerche usava dei metodi all’ avanguardia: nel 1914 condusse una ricerca in Romagna per conto del Phonogrammarchiv dell' Accademia delle Scienze austriaca, che gli fornì un fonografo che registrava su dischi di cera.
Schürr percorse tutta la Romagna: Ravenna, Meldola, Imola, Rimini Santarcangelo, Coccolia, (frazione di Forlì), Morciano, Faenza, Cesena e Forlì. Alle persone intervistate faceva leggere 57 frasi in italiano e chiedeva di tradurle nel proprio dialetto. I suoi studi continuarono anche durante la Prima Guerra Mondiale e in quegli anni Schürr registrava nel suo fonografo la voce dei prigionieri di guerra romagnoli che aveva avuto il permesso di intervistare.
 

"La posizione storica del Romagnolo fra i dialetti contermini" è un saggio fondamentale di Schürr pubblicato nel 1933. Questa che segue è la versione tratta dalla Revue de linguistique romane, Tome IX, Paris.



 

… Chiusa in quell'angolo tra L'Adriatico, l'Appennino e l'antico ramo principale del Po (Po di Primaro - Reno) la Romagna era ed è accessibile soprattutto dall'Occidente lungo quella grande strada che conduce da Piacenza a Bologna e più oltre a Rimini …



I numeri segnati in questa carta geografica corrispondono alle località dove Schürr intervistò la gente … Modigliana (20) Fognano (21) Palazzuolo (22) …








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Nei primi decenni del Novecento la registrazione della voce con il fonografo era un metodo di studio d'avanguardia per lo studio delle lingue.






Nel romagnolo e in altri dialetti settentrionali le vocali a,e,o, si pronunciano "nasalizzate" quando sono seguite dalle consonanti n,m come fà un francese quando pronuncia il nome del presidente Macron.


… Le strade che congiungono le città romagnole Faenza, Forlì con la Toscana varcando la giogaia dell' Appennino, devono aver avuto un' influenza sulle condizioni ritmiche delle parlate in quella zona dell'Appennino.





Veniamo alla conclusione. Un periodo decisivo della storia d' Italia, quello dell' invasione longobarda, della scissione dell' Italia in una parte longobarda e un'altra romano - bizantina ha certamente avuto conseguenze linguistiche assai rilevanti, che non ci è dato qui esemplificarle tutte …



Anche Dante, nel De Vulgari Eloquentia, che è una sua opera molto meno conosciuta della Divina Commedia, al Cap. X dice "De la varietà del parlare in Italia da la destra e da la sinistra parte dell' Appennino"




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