Un trekking notturno
sopra a Marradi
La luna, al teleobiettivo, sorge
sopra la pineta di Pian dei Preti
(dalla Sassogna, la sera prima)
(dalla Sassogna, la sera prima)
I percorsi classici dei trekking
notturni qui da noi sono per Trebbana, Lozzole o Gamogna, a Natale o a Pasqua,
per la messa di mezzanotte. Però quest' anno è venuta la passione anche per
altri percorsi. Oggi è il 1 settembre e questa che stiamo per compiere è una
scarpinata lungo un crinale sopra a Marradi, dal quale si vede il paese
illuminato e un bel tratto della valle.
C'è tanta gente, più del previsto:
Francesca Alpi, Alberto
Baldassarri. Gabriella Baldini, Francesco Barzagli, Stefano Bentivogli, Katia
Berretti, Davide Billi, Valentina Billi, Pierluigi Calamini, Elmo Camporesi,
Romana Cattani, Ermanno Cavina, Milva Fabbri, Nada Francioli, Aldo Fregnani,
Tommaso Gentilini, Stefania Ghetti, Massimo Giannotti, Caterina Graziani, Maura
Lelli, Raffaella Marolli, Claudio Mercatali, Fabrizio Montaguti, Giuseppe
Naldoni, Riccardo Naldoni, Rita Neri, Gianluca Parodi, Gianni Perfetti,
Vittorio Pieli, Patrizia Pifferi, Paola Pizzinato, Gian Maria Randi, Roberto
Randi, Marianna Rossi, Selene Salomone, Cinzia Samorì, Marco Sartoni, Ivan
Sbarzaglia, Donatella Scalini, Liliana Senzani, Marco Solaroli, Flavia Tondini,
Marco Visani, Andrea Zambelli.
La vecchia strada per la Badia
del Borgo all'imbrunire
Perché proprio il primo giorno di settembre? E' semplice: è sabato
e c'è la luna piena. Il chiarore della luna è importante nei trekking notturni,
perché permette di vedere il profilo dei monti e le luci del fondovalle.
Si parte da piazza Scalelle all'imbrunire
e si imbocca il Voltone di Casa della Volpe, per andare nella vecchia strada
per la Badia del Borgo.
Oggi potrà sembrare incredibile
ma fino agli anni Trenta, questa stradina era l'unico percorso carrettabile per
andare alla Badia.
A Val Bigoncio si imbocca la
strada comunale per Gamogna, che sale ripida subito. Ad un certo punto c'è un
bivio al quale si deve andare a sinistra. Si arriva così al crinale e la Badia
del Borgo fa un bell' effetto là in basso. E' quasi notte e ormai servono le
luci frontali.
Il peggio è passato e non c'è più
salita. Il sentiero percorre il crinale, passa da Castelnuovo e dolcemente
arriva al podere di Monte Gianni. Qui la visuale verso nord è ampia e si vede
la vallata fino a S.Martino in Gattara.
E' buio.
Sopra a Castelnuovo la Luna è uscita
dalle nuvole.
E' una fortuna perché c'è riflesso e si può fotografare
in
lontananza.
Popolano e S.Martino
da Monte Gianni
Ora il sentiero si infila in una
pineta e diventa pietroso e malagevole. Però a tratti si vedono le luci di
Marradi sulla destra e l'effetto, con la luna piena, è notevole. E siamo così
giunti a Pian dei Preti. In paese non c'è nessun ricordo di qualcosa che
riguardi i preti in questa località. In realtà secondo gli anziani che vivevano
qui vicino il nome prima del rimboschimento sarebbe stato Pià di Pré (Pian dei
Prati) poi deformato in Pià di Prit. Da qui in poi scendere verso il paese è un piacere.
Marradi da Casa
della Volpe
e il Voltone.
Il percorso è stato di otto
chilometri, compiuto in due ore e mezzo, senza fatica eccessiva, alla fine tutti
a tavola alla sede dell' Associazione Il Solengo. La passeggiata è stata
organizzata dall'ANUU Migratori, Gruppo di Marradi.
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