Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

lunedì 2 novembre 2015

L'acquedotto di Sambruceto

L'impianto idrico 
più vecchio
del Comune di Marradi
ricerca di Vincenzo Benedetti


Sambruceto 
e la sua sorgente


Sambruceto è un podere lungo la strada per la Badia del Borgo, a 500m dal paese. L'acqua sgorga abbondante in mezzo a un campo e per secoli è stata la fonte primaria di approvvigionamento per il capoluogo. Secondo gli estimi fatti dallo studioso Carlo Mazzotti il podere era di proprietà del Convento delle Domenicane di Marradi già nel 1655.
Nel Settecento il Comune aveva già i diritti di emunzione da queste sorgenti e anche la servitù di dover fornire acqua gratis o quasi alle Suore del Convento della SS.Annunziata. La servitù è stata attiva fino a pochi anni fa, quando il Comune chiuse l'impianto perché non era più a norma.

Questo vincolo secolare dava luogo a qualche contenzioso, perché le suore ogni tanto avanzavano qualche richiesta o perché il Comune veniva meno agli obblighi. Successe così anche nel dicembre del 1735 e Giovan Michele Nuti, Cancelliere di Marradi, un po' preoccupato per la disputa che si era aperta, scrisse a Firenze per sapere come si doveva regolare. Il funzionario granducale gli rispose così:





Filza di lettere e negozi 
del cav. Giovan Michele Nuti 
(1735 Archivio del Comune 
di Marradi)


Circa il rifacimento della pila di codesta fonte per il mantenimento dell'acqua per servizio di codeste monache sopra di che ultimamente voi mi scriveste, ho presente che risposi che dette monache non voglino più l'acqua capta nei termini delle concessione fattali dal Pubblico ma d'alzare in modo la loro vasca, che non possa più alcuno aver l'uso dell'acqua, come dicono aver sempre avuto da tempo memorabile in qua, sopra di che non manchi di informarmi se si vadi a operando fuori del solito e in pregiudizio del Pubblico, nel qual caso farà anco sospendere quel lavoro, chi l'andasse facendo, e la saluto.

Firenze 13 dicembre 1735


Il contenzioso non era grave e si risolse per il meglio. Ora a noi interessa la frase: " ... aver l'uso dell'acqua, come dicono aver sempre avuto da tempo memorabile in qua ..." perché dimostra che l'uso di quest'acqua già allora era antico tanto da non ricordare quando fosse iniziato e le suore vantavano diritti altrettanti vecchi sulla medesima.

Le sorgenti di Sambruceto sono alimentate da acque che scorrono dentro la roccia, subito sottostante la poca terra di cui sono fatti i campi di quel podere.
La circolazione è veloce e per questo l'acqua arrivava in paese torbida dopo le prime piogge e scarseggiava in estate, visto che l'insieme delle fratture della roccia non si presta a filtrare o accumulare risorsa.
I due inconvenienti erano ben noti anche nei secoli scorsi e più volte si cercò un rimedio.

Ecco che cosa disse nel 1782 l'ingegnere Marco Moretti, fiorentino, rispondendo agli Amministratori del Comune che gli avevano chiesto un intervento:

Illustrissimi Signori Confaloniere
e Residenti nella Magistratura Comunitativa di Marradi

La fonte d'acqua viva che esiste sulla piazza della Terra di Marradi è senza dubbio uno dei maggiori comodi che risenta il pubblico di codesta Comunità per la scarsezza dei pozzi d'acqua buona che si ritrova nella Terra medesima: questa fonte peraltro oltre a rendersi quasi esausta nei tempi d'estate s'appare notabilmente torba dopo le pioggie, non già le più dirotte, ma anche mediocri. Venendo pertanto a mancare in ambedue dei mentovati casi il citato benefizio è ottimo il pensiero condotto sopra ai medesimi soggetti ...

Umilissimo e devotissimo ing. Marco Moretti                              31 dicembre 1782

..................

Non sembra che il Comune nel 1782 abbia posto rimedio a questi inconvenienti perché da altre carte risulta che l'intervento risolutivo fu fatto a metà dell'Ottocento.

Con il nuovo acquedotto ottocentesco vi furono dei miglioramenti ma l'inconveniente dell' acqua torbida un po' rimase, anche se fu costruita una vasca di decantazione sotterranea. L'attuale acquedotto, inattivo ma ancora sostanzialmente intatto, è di quest' epoca e fu costruito in una galleria praticabile che attraversa il parcheggio del Chiuso e palazzo Ceroni. Il punto di arrivo era alla fonte di  Piazza Guerrini. Ecco che cosa rimane oggi di questa mirabile opera ...



La vasca per chiarificare l'acqua è dentro questa porticina, lungo la strada di S.Benedetto, a poche centinaia di metri dall'inizio del paese.





E' una vasca circolare, fatta di tanti scomparti, nei quali l'acqua torbida in arrivo dalle sorgenti passava successivamente e rimaneva
 in deposito finché la finissima argilla 
che la intorbidava non si era depositata.

Poi le varie vasche venivano ripulite
 una alla volta.




Da una parte si vedono ancora
 le porte di entrata 
dell'acqua torbida, 
in arrivo 
come un ruscello dalle sorgenti 
di Sambruceto.

Clicca sulle immagini se
le vuoi ingrandire





I meccanismi per regolare
la portata, ci sono ancora,
ossidati e inceppati come
si vede qui ...









Dopo il deposito dell'argilla fine l'acqua 
chiara rimaneva un po' in un pozzo 
finché non cominciava 
il prelievo dalle fonti.



La torbidità è un grave inconveniente ma se non è eccessiva l'acqua è potabile lo stesso, perché l'argilla fine non è una sostanza inquinante.

Però questo provoca dei disturbi digestivi a molte persone e quindi la normativa attuale vieta l'uso di acque poco limpide per l'alimentazione umana. Questo è il motivo per cui l'acquedotto di Sambruceto è attualmente in disuso. E' stata valutata diverse volte l'ipotesi di ripristinarlo, perché oggi ci sarebbero i sistemi per risolvere l'inconveniente, però la Società HERA, che gestisce le nostre acque potabili, non ha ancora deciso se farlo o no.



Dopo la vasca una conduttura di tubi in cotto immanicati uno nell'altro portava l'acqua fino alla Fonte della Vasca, poi alla fonte di Piazza Guerrini e infine al confine del monastero delle Suore Domenicane.

La condotta correva in una galleria apposita, dove una persona poteva camminare quasi eretta.
C'è ancora, sotto il parcheggio detto Il Chiuso, nel centro di Marradi.


La condotta dell'antico acquedotto 
di Sambruceto sotto il parcheggio
 di Marradi.


Fonte: Documenti raccolti da Vincenzo Benedetti



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