Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

domenica 6 marzo 2022

Don Ascanio Marchesini descrive le chiese di Marradi

 Il sopralluogo preparatorio
alla visita pastorale
del vescovo di Faenza nel 1573
Ricerca di Claudio Mercatali


La visita di un vescovo ai luoghi e alle persone della sua diocesi si dice Pastorale. E’ una pratica antica durante la quale il vescovo ispeziona la cattedrale, le chiese parrocchiali, le plebane, le canoniche, gli oratori e i monasteri soggetti all' Ordinario. L'attuale Codice di Diritto Canonico (1983) stabilisce che la visita pastorale si può fare in parte ogni anno, in modo da completarla almeno ogni cinque anni.

7 maggio
Visita a Valnera.  La visita pastorale cominciò ai primi di maggio, ma fu sospesa subito e rinviata a giugno per l'inclemenza del tempo.



2 giugno
Visita a Campora. La Badia di Campora, oggi località con case e una villa, era un edificio religioso, cartografato nella mappa qui accanto.



3 giugno
Visita a San Martino in Gattara 
e Boesimo.







La Visita pastorale era un evento solenne, da celebrare con una processione e un cerimoniale particolare. Nelle settimane precedenti i sacerdoti incaricati dal vescovo visitavano la diocesi per avvisare i parroci in modo che tutto fosse a posto nel giorno previsto.






Avvenne così anche nel 1573 quando il vescovo Giovan Battista Sighicelli, ormai vecchio, inviò monsignor Ascanio Marchesini in avanscoperta in ogni chiesa della Diocesi di Faenza per annunciare il suo arrivo e preparare l’evento. Il sacerdote partì da Bagnacavallo e giorno dopo giorno percorse la diocesi verso l’appennino, aiutato da don Barnaba Nicolino e altri sacerdoti, annotando lo stato di ogni chiesa.



17 giugno
Visita a Cesata


Don Ascanio era preciso nelle sue cose, forse anche un po’ pignolo, e ci ha lasciato un resoconto dettagliato conservato in copia nelle Carte Rossini della Biblioteca di Faenza. Nel giugno del 1573 i suoi collaboratori e lui stesso percorsero tutto il Comune di Marradi e descrissero le nostre chiese.
Quante erano?  Lo storico dell’ Ottocento  Repetti elenca 20 parrocchie, che nel 1551 avevano il numero di abitanti riportato qui accanto, ma don Marchesini descrive anche molti altri luoghi di culto.






18 giugno
Visita a Badia della valle
e a Gamogna







19 giugno
Visita a Bulbana
e ad Abeto.







20 giugno
Visita a Cardeto e Crespino





25 giugno
Visita della Terra di Marradi, dove giunse nel tardo mattino dopo un lungo cammino (poster iter longum).



Don Tamburini descrive la chiesa e la parrocchia con molta cura: "Chiesa di San Lorenzo in Marradi, rettore don Bartolomeo Mariscotti di Marradi (Il Santissimo era conservato in una bella cappella nel lato destro dell’altare maggiore), Adest Societas SS. Sacramentum satis frequens (la Società del Santissimo Sacramento viene qui abbastanza di frequente).




La chiesa di cui parla don Marchesini  fu demolita nel 1780 e sostituita dalla attuale perché irrimediabilmente danneggiata dal terremoto del 1661. E' mostrata qui accanto.


Tiene nove lampade accese durante le maggiori solennità, e di continuo bruciano molte candele. (Gli olii SS per il battesimo si prendevano dalla Pieve del Tho). Oltre all’altare maggiore vi erano: l’altare e cappella di San Sebastiano (per la devozione dei Fabbri) l’altare di Sant’Antonio (per la devozione dei Paganini), l’altare di San Pietro (per la devozione dei Perfetti, che erano molto poveri), l’altare dell’Annunziata (della Compagnia delle donne dell’Annunziata, con una antichissima e devota immagine) l’altare presso la porta maggiore senza titolo (per la devozione dei Guerrini) un altro altare nudo a sinistra della porta (per la devozione dei Nuti), l’altare di San Francesco (quasi spoglio, dei Mariscotti), l’altare di Santa Caterina (degli Ubaldini) ha una cappella con colonne di marmo e un’icona, l’altare di San Giuseppe, l’altare di San Girolamo (ha una cappella con le colonne, per la devozione dei Guerrini)".



Il Convento delle Domenicane occupa quasi il 20% del centro storico di Marradi. Al tempo di don Marchesini era stato appena costruito.


26 giugno
Predica e processione. 

Poi nel pomeriggio visitò l’oratorio della Societas Corporis Christi. Il Rettore di Marradi fu trovato pratico, esperto di Lettere e di Greco e abbastanza diligente. Fu lodato ma gli fu imposto di tenere un cappellano.
"… Vi era a Marradi pure un monastero fabbricato di nuovo con la sua chiesa, ma non ancora abitato dalle monache, sotto il titolo dell’Annunziata ed è qui che dovevano poi venire quelle dette “Sore d’Affrica” di Tredozio.




27 giugno

Chiesa parrocchiale di Santa Reparata, con monastero di Vallombrosani (La Badia). La cura parrocchiale era allora esercitata dal padre frà Clemente de Bernardis di Firenze Priore, deputato dall’abate di detto Monastero che era Unum de septem monasteriis fundatis a San Joanne Gualberto.


Fonte: Rescritto delle Carte Rossini, Biblioteca Manfrediana di Faenza per gentile concessione. Cartografia dell’Archivio di Stato di Firenze. Dizionario di Emanuele Repetti (1820 – 1830).



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