S.Maria delle Grazie
La chiesa del mese di Maggio
ricerca di Claudio Mercatali
La Cappellina è all'inizio della strada per Palazzuolo, che venne costruita solo nel 1867. Prima, per arrivare lì,
si passava dal Poggio, e per andare a Palazzuolo si continuava, sempre oltre il fiume, fino ai poderi
di Vus céra (Voce chiara) di Vus ciaròla (Piccola voce chiara) e di Valpedro
Primo, che ora tutti chiamano Ponte di Collecchio. E' un bel percorso, frequentato da chi sale alla Madonna di Casa Gallo.
A
sinistra: L'architrave scolpita
Sopra: La Festa alla
Cappellina nel 1916 (da Tarabusi)
Sotto: la vecchia strada
per Palazzuolo
Per togliere l'umido da questa chiesina sempre chiusa di solito la porta viene lasciata spalancata per tutto il mese di maggio e davanti c'è una rete per impedire
l'ingresso ai gatti.
Chi vuole entrare la può rimuovere per poi rimetterla al suo posto quando se ne va.
Chi vuole entrare la può rimuovere per poi rimetterla al suo posto quando se ne va.
Com' è fatta dentro?
L'interno
attuale è probabilmente del Settecento. Da certe rifiniture di marmo
e dalle lapidi nel muro, dietro all' altare, sembra di capire che non era una
chiesa di campagna, perché le dediche sono di famiglie marradesi benestanti, della
prima metà dell' Ottocento.
Una in particolare ricorda un tal
Michele Ciani, che "combattè per Napoleone il Grande a Lipsia" (1813)
e quindi era un reduce della campagna napoleonica di Russia. Venne posta nel
1864 da Evaristo Piani, il primo sindaco di Marradi eletto dopo l'Unità
d'Italia.
Le lapidi
dietro all'altare
Clicca sulle immagini
se le vuoi ingrandire

Nel 1793 il Comune la acquistò, dalla famiglia Venturini, con l'intenzione di costruire un cimitero nel campi dietro. Fino ad allora i morti erano stati seppelliti nella chiesa di S.Lorenzo. Cominciarono i lavori ma vennero interrotti quasi subito, perché l'amministrazione francese, nel periodo napoleonico, a seguito dell'editto di Saint Cloud (1804) costruì il cimitero attuale. Perciò il Comune, nel 1825 la rivendette alla famiglia Venturini, alla quale venne corrisposto un indennizzo per i danni causati dai lavori intrapresi e non ultimati. Il tutto si legge nella delibera comunale qui accanto, se ingrandite l'immagine cliccando con il mouse.
Fonti: Documenti e notizie provenienti dall'Archivio storico del Comune di Marradi, si ringrazia l'archivista sig. Mario Catani per l'aiuto dato.
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