per osservare il Pianeta Rosso
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di Claudio Mercatali
Un
pianeta si dice in opposizione quando è allineato con il Sole e la Terra, come si vede nella figura qui sotto. Le opposizioni sono eventi prevedibili e attesi dagli astronomi, perché favoriscono la visibilità. Marte e Venere in opposizione sono i corpi celesti più luminosi, notati fin dalla più remota antichità.
L'intervallo fra due opposizioni si chiama periodo sinodico e per Marte è di circa due anni e qualche mese.
Il prossimo 27 luglio ci sarà un’ opposizione di Marte e il pianeta sarà alla minima distanza dalla Terra a 0,386 UA (57,9 milioni di chilometri) con diametro e luminosità maggiore del solito.
Le sue dimensioni saranno massime e sarà visibile per tutta la notte. L’ altro allineamento planetario si chiama congiunzione e si verifica quando il Sole e il pianeta sono dalla stessa parte e allineati con la Terra. Questo caso per chi osserva non è favorevole come l’ opposizione.
La superficie del Pianeta Rosso fotografata dalla sonda Pathfinder nel 2016
Molte di queste cose erano già chiare per Raffaele Bendandi, astronomo, geologo, meteorologo faentino di cui avremo modo di parlare prossimamente. Egli scriveva così a proposito dell' opposizione di Marte del febbraio 1920:
Qualche anno più tardi, nel 1924, in occasione di un'altra opposizione l'astronomo faentino Tanesini commentò il fenomeno come si può leggere qui accanto. Il giornale è lo stesso, ma con un' altro titolo, perché nel frattempo era iniziato il Ventennio e L'Idea Popolare, organo del Partito Popolare aveva dovuto cessare le pubblicazioni (e Bendandi era stato messo da parte).
Il Moto retrogrado
Durante
l’opposizione Marte ha il moto retrogrado, cioè alla stessa ora di notti
successive ha una posizione più arretrata, come se tornasse indietro nella sua
orbita. Questo fenomeno è un effetto della prospettiva, un’apparenza, perché il
pianeti percorrono le loro orbite senza nessuna retromarcia. Chi vuole
osservarlo per bene non abbia fretta: il moto dura 72 giorni ed è abbastanza ampio.
Al tempo
degli antichi Greci gli astronomi discussero molto su questo fatto e alla fine
prevalse l’interpretazione (errata) di Apollonio di Perga. Questo scienziato ipotizzò che il
pianeta si muovesse lungo l’orbita circolare, detta deferente, percorrendo
anche un circolo più piccolo, detto epiciclo.
L'eclissi di Luna
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