Vincenzo
Benedetti, Mario Catani, Claudio Mercatali
Oggi noi riceviamo gli avvisi in molti modi, soprattutto attraverso il "telefonino" e le email. Ci fermiamo a leggere un manifesto al muro solo se riporta qualche lutto o qualche festa e per giunta a caratteri cubitali, per non perdere tempo. Cento e più anni fa non era così e gli avvisi venivano dati mediante l'affissione di manifesti negli appositi spazi predisposti.
"L'attacchino" grattava il muro con la spatola per togliere i resti del manifesto scaduto, spennellava la colla di pesce, attaccava il manifesto e ripassava con il pennello, perché rimanesse appiccicato meglio. Girava tutto il comune in bicicletta con il secchio della colla, gli attrezzi e il rotolo dei manifesti.
La gente si fermava a commentarlo o a farselo leggere, perché una buona metà delle persone era analfabeta. Una copia veniva conservata nell' archivio del Comune, a riprova della comunicazione data in caso di contestazione a distanza di tempo.
Questa è una fortuna, perché sfogliando le filze ricompaiono gli avvisi di allora, per caso, perché non c’è un protocollo chiaro che li elenchi per data. Quindi questa che state per leggere non è propriamente una ricerca ma una rassegna di documenti riemersi via via nel corso di spogli di altro genere. Leggiamo:
Il Secolo cominciò male: l'anarchico Gaetano Bresci uccise il Re d'Italia a Monza, mentre passava in carrozza. Secondo l'omicida il Re aveva permesso di sparare sugli operai in sciopero a Milano, nel 1898.
La gente si fermava a commentarlo o a farselo leggere, perché una buona metà delle persone era analfabeta. Una copia veniva conservata nell' archivio del Comune, a riprova della comunicazione data in caso di contestazione a distanza di tempo.
Questa è una fortuna, perché sfogliando le filze ricompaiono gli avvisi di allora, per caso, perché non c’è un protocollo chiaro che li elenchi per data. Quindi questa che state per leggere non è propriamente una ricerca ma una rassegna di documenti riemersi via via nel corso di spogli di altro genere. Leggiamo:
Il Secolo cominciò male: l'anarchico Gaetano Bresci uccise il Re d'Italia a Monza, mentre passava in carrozza. Secondo l'omicida il Re aveva permesso di sparare sugli operai in sciopero a Milano, nel 1898.
La Congregazione di Carità era l'Ente che amministrava l'Ospedale San Francesco. Il Comune nominava gli amministratori, ogni anno approvava i bilanci e poi li spediva al Pretore per la convalida. E' cessata negli anni Settanta con l'avvento delle ASL. Era obbligatorio rendere nota alla popolazione la data di presentazione dei bilanci.
Don Luigi Montuschi, arciprete di Marradi dai primi anni del secolo fino al 1944, faceva politica attiva contro i Socialisti. Certe volte si manifestava e altre volte si celava dietro uno pseudonimo come Fides , Ego sum, Marcia. In questo manifesto i Socialisti di Marradi lo invitano ad un confronto pubblico con il loro conferenziere Gastone Giunti, che era venuto a Marradi per un convegno ed era stato criticato dai cattolici.
I primi anni del Novecento sono quelli delle grandi campagne di alfabetizzazione. Era importante che la nuova generazione sapesse leggere e scrivere, per partecipare in modo più consapevole alla vita pubblica. Ci sono tanti manifesti su questo argomento, che invitano la gente a frequentare i corsi di base fino ad ottenere un diplomino di licenza elementare.
C'è il concorso per un posto di maestra comunale a san Adriano.
Secondo una pratica antica, crudele e vietata un uccello da richiamo canta di più e meglio se viene accecato.
Nel 1912 il governo Giolitti concesse il suffragio universale con l'unica condizione che gli elettori con meno di trent' anni sapessero leggere e scrivere (le donne non votavano). Perciò i Comuni furono incaricati di verificare questa richiesta con la presentazione di un diploma di scuola elementare o con una prova di scrittura (!).
Nel 1911 l'Italia dichiarò guerra alla Turchia e prese la Libia, che era una colonia dell' Impero Ottomano. Fu un episodio di gloria nazionale, che poi si rivelò inutile e costoso.
Enrico Graziani di Lutirano si comportò valorosamente e gli fu assegnata la medaglia di bronzo, con tanto di cerimonia in Comune, come si può leggere qui accanto. Morì nel 1915 a Homs, in Libia, nel corso della prima guerra mondiale. Il suo nome è inciso, assieme agli altri caduti, nella lapide a lato della facciata della chiesa di Lutirano.
Nel 1913 in vista delle elezioni il Sindaco invitò la popolazione a presentare domanda per l'iscrizione nelle liste elettorali, serviva: la paternità, il domicilio, la residenza, il titolo di studio ...
Non era semplice per un vecchio dimostrare
di saper scrivere ...
Nei primi anni del '900 l'Italia era una democrazia nel senso pieno del termine, secondo i criteri ritenuti giusti in quegli anni in tutta l'Europa.
La Camera dei Deputati era eletta dal popolo e il Senato era di nomina Regia, secondo le regole dello Statuto Albertino, concesso da Carlo Alberto di Savoia nel 1848.
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