Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

mercoledì 12 agosto 2020

Eduardo Gordigiani


Una serie di quadri del pittore 
fiorentino che visse i suoi 
ultimi anni qui da noi.
ricerca di Claudio Mercatali



Eduardo Gordigiani nacque a Firenze il 18 gennaio 1866 figlio di Michele, noto ritrattista. Da piccolo visse nelle varie residenze di famiglia, a Firenze e dintorni: Bellosguardo, Montughi e Striano, in Mugello.
Frequentò l’Accademia di Belle Arti con buoni risultati ma suo padre all’ inizio era scettico sulle sue capacità artistiche. Nello stesso anno strinse amicizia con Egisto Fabbri e Alfredo Müller con il quale si recò a Parigi, che allora era una mèta per tanti pittori. Nel 1893 a New York conobbe Eleonora Duse e le fece un famoso ritratto. Nel 1900 si stabilì a Villa Vorsé a Settignano.  In questo periodo la pittura di Gordigiani subì una metamorfosi e divenne ricca di emozioni personali.
Nel 1906 si trasferì a Pisa dove rimase fino al 1915. Poi rientrò a Firenze e divise lo studio paterno con il pittore Federico Andreotti e l’amico Alfredo Müller. Nel 1939 ottenne la medaglia d’oro all’ Esposizione internazionale di Parigi e giunse così alla notorietà che fino ad allora gli era mancata.


Nel 1930 conobbe Irene Fabbri, sua giovane allieva, che sposò nel 1956 dopo la morte della moglie Sophie Carpenter. 


Casa Fabbri, ora e allora 

Con lei si trasferì a Popolano, a Casa Fabbri, residenza storica della sua famiglia . 


Nel 1858 divenne cittadino onorario di Marradi. Morì il 30 gennaio 1961 a Popolano di Marradi.






Dunque fu popolanese di adozione e da quella realtà trasse ispirazione per i quadri qui accanto. La chiesa di Popolano, dell' alto medioevo, fu uno dei soggetti preferiti.








La donna con i capelli scuri che compare spesso nei quadri è Irene Fabbri.


Il ponte che scavalca il Fosso della Cavallara porta da Casa Fabbri alla chiesa di Santa Maria in Popolano.

Casa Fabbri è l'edificio rosso in primo piano nella foto qui accanto.






La sensibilità del pittore per il panorama della valle del Lamone vicino a Popolano era alta.














Clicca sulle immagini
se le vuoi ingrandire
















Anche il lavoro dell'uomo era oggetto di attente osservazioni.





L'età avanzata non consentiva al pittore di allontanarsi da Popolano e per questo i soggetti riguardano i dintorni del paese. Fa eccezione il quadro di Casa Cappello, che vediamo qui accanto com'era negli anni Cinquanta. E' una antica casa torre medioevale di Sant' Adriano, che per motivi di difesa non aveva la porta a pian terreno. Si entrava con la scala a pioli direttamente al primo piano.




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