Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

martedì 18 gennaio 2022

I siti con i nomi degli animali terricoli

La toponomastica a Marradi
ricerca di Claudio Mercatali


Nei secoli passati il 70 – 80% delle persone viveva in campagna. Il paese di Marradi con i dintorni contava 1500 – 2500 abitanti, su un totale di 6000 – 9000 a seconda dei secoli ed era una meta solo per le fiere, il mercato del bestiame, l’acquisto del sale, del tabacco e di qualche altro bene di prima necessità.

Per questo i circa mille toponimi del nostro territorio riguardano quasi tutti qualche aspetto della vita agreste: nomi di piante, di uccelli, di animali terricoli, o qualche caratteristica del posto o qualche episodio capitato lì o il nome di chi costruì la casa. Oggi la ricerca riguarda i nomi di animali.


 Prima di tutto c'è da chiarire qualche equivoco:

La parola “gatto” ricorre spesso: San Martino in Gattara e Gattoleto (in quattro siti: al Passo del Torretto, del Peschiera, di fronte a Campigno, a Fantino sopra Val Zerbara), ma anche Casa del gatto (valle di Albero) e Casa Gattoni (Abeto). Il gatto non c’entra, la radice è wahtha, è longobarda e significa posto di osservazione, e infatti hanno tutti e sette una bella visuale. 



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Anche il nome "cigno" si presta al dubbio:

Questo qui accanto è il sito noto come Cignato. E' vicino al Passo di S.Ilario, per Palazzuolo, e non è certo un posto da cigni. Da qui passava la campestre medioevale, dismessa nel 1865 quando fu costruita la strada odierna. Il tracciato antico si vede nella mappa del Catasto Leopoldino del 1822, che è qui accanto. Per questo forse il nome non viene dal cigno ma dal romagnolo signé, segnato, tracciato. A Palazzuolo, vicino al confine con Casaglia c'è il podere il Cigno, proprio sul ciglio di un dirupo. In questo caso la parola zign è l'abbreviativo di macigno.



Invece i toponimi Cavallo e Magliabecco, nei prati di Campigno, che vediamo al centro di questa foto scattata dalla vetta del monte Lavane, non danno adito a dubbi.



Anche il nome Monte Pollaio è da chiarire perché nella parte alta non ci sono poderi e quindi nemmeno polli. Forse il nome viene da polla, piccola sorgente. In effetti tutta questa zona è ricca di piccole risorgive.



 Basta con gli equivoci e i dubbi. Da qui in avanti i nomi sono tutti di animali.


Val è un prefisso che significa "basso" "lamm" viene dal longobardo e nel Tedesco attuale significa agnello, perciò il nome equivale a Vallagnello, podere di Palazzuolo.





Il verro è il maiale maschio, da riproduzione e -òlo è un suffisso diminutivo. Quindi Veriolo, in romagnolo Veriό,  significa maialino.

Ecco un'altra volta il cigno. La villa di Cignano era una residenza di ricchi  proprietari, nel fondovalle, vicino al torrente Acerreta e quindi è probabile che il nome venga da questo elegante animale.




Di solito la volpe arriva alla zitta, però è un canide e come tutti i parenti suoi può guaire e anche abbaiare.



Il primo tracciato del campo cross di Casalino del leone fu realizzato negli anni Settanta da un gruppo di ragazzi di Marradi.




Casa della volpe e Villa Grilli sono due riferimenti ben noti nei dintorni di Marradi.












 




 Sopra i verri è un poggiolo sul crinale di confine fra Marradi e Tredozio.






Per ampliare: 

Nell'archivio tematico del Blog, alla voce "I Toponimi" ci sono altri post di questo tipo.




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