Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

domenica 24 aprile 2022

La Cassa di Risparmio di Firenze

L'Agenzia più vecchia
del Comune di Marradi
ricerca di Claudio Mercatali



                                                                                 Nel logo c'è San Giovanni, patrono di Firenze

Nei primi anni del Novecento a Marradi erano attive diverse banche: 

1) La filiale della Cassa di Risparmio di Firenze, aperta alla metà dell' Ottocento.
2) La Banca di Deposito e Sconto, fondata da un gruppo di marradesi nel 1861
3) La filiale della Banca di Firenze (fondata nel 1894, poi  inglobata dalla Banca Toscana dal 1930) attiva dai primi anni del Novecento, con una sede in Piazza Scalelle 6, della quale si sa poco o niente.



Nel 1930 la situazione era immutata, come si può leggere del Dizionario qui accanto, e la Cassa di Risparmio di Firenze aveva ancora il nome originario di Cassa Centrale di Risparmi e Depositi di Firenze.



4) C'erano le Casse Rurali di Sant'Adriano e Lutirano, società cooperative gestite dai parroci. 
5) Nel 1921 aprì il Credito Romagnolo, detta la Bănca di Prìt, perché fu fondata anche per coordinare le microscopiche Casse Rurali di credito cooperativo, che cento anni fa erano una iniziativa della cosiddetta "finanza cattolica". 

6) Infine anche le Poste, come oggi, gestivano il risparmio con i libretti postali.

Dunque il panorama degli Istituti di credito, qui e nei paesi attorno era ampio e variegato. Ora ci interessa la Cassa di Risparmio di Firenze, oggi inglobata in Banca Intesa. Il radicamento nella realtà del paese era così forte che, nonostante l'acquisto, la nuova proprietà ritenne opportuno mantenere il senso della continuità e nella facciata c'è ancora il nome originario che in futuro sarà sostituito con un nuovo logo.



A Modigliana furono tempestivi e la loro sede fu la quinta ad aprire nel Granducato (i comuni sul versante romagnolo erano sotto Firenze, c'era la Romagna Toscana).

Non è stato possibile per ora stabilire l'anno esatto dell'apertura dell'Agenzia di Marradi, ma dal documento qui accanto sappiamo che le la sede centrale della Cassa di Risparmio di Firenze fu fondata nel 1829 e le varie succursali aprirono negli anni successivi. Modigliana era di prima classe, ossia dotata di autonomia finanziaria quasi completa, poi toccò alla sede di Rocca San Cassiano, agenzia di seconda classe, che doveva rendere conto in modo più stretto del suo operato alla Cassa centrale di Firenze. Dunque possiamo supporre che la sede di Marradi abbia cominciato la sua attività alla metà del secolo e forse anche un po' prima. 



La Cassa di Risparmio di Firenze incontrò il favore della gente e si allargò molto. Ecco qui accanto come lo studioso Luigi Passerini riassume la sua storia:




Per dare un'immagine le banche hanno sempre delle sedi eleganti, e la nostra non fu da meno. All'inizio del Novecento la Centrale di Firenze fu arredata con sofisticate vetrate di Galileo e Tito Chini.


Clicca sulle immagini
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una comoda lettura







Le motivazioni della fondazione sono espresse in Antologia, un giornale letterario del 1829:

... La mancanza in cui spesso si trovano le persone che vivono unicamente col prodotto dell'opera loro, di certe comodità, dei mezzi di ben collocare la loro famiglia ...





In effetti la Cassa di Risparmio di Firenze ha finanziato più volte, senza scopo di lucro, le attività di Marradi limitando il cosiddetto drenaggio finanziario, cioè il portar via il denaro raccolto senza investire niente nel paese. Ad esempio si può ricordare l'acquisto all'asta, a carissimo prezzo, del manoscritto Il più lungo giorno, la bozza persa e ritrovata dei Canti Orfici di Dino Campana, che ora è alla Biblioteca Marucelliana di Firenze. 

Però questa non è una Associazione di filantropi o una Benemerita Confraternita ma una Società finanziaria gestita come si può leggere qui sotto ...




Ecco una serie di bilanci e consuntivi, nei quali compare la sede di Marradi. L'aridità delle cifre non sarà gradita a tutti, però i soldi non si raccontano, si contano ...

Dunque non rimane che dare una scorsa a tutto questo.


















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