Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

mercoledì 24 agosto 2022

1892 Il duro lavoro degli operai nella ferrovia Faentina

Tensioni e incidenti a Marradi
ricerca di Claudio Mercatali






Il 1892 fu un anno senza eventi storici particolari ma qui da noi fu importante. Stava per essere completata la costruzione della Ferrovia Faentina, inaugurata nella primavera del 1893. Il Comune era pieno di operai forestieri a volte in agitazione sindacale o comunque tesi per la durezza dei lavori nelle gallerie e nelle cave. Questa situazione andava avanti da tempo e aveva stravolto la quiete del paese, ma era fondamentale per l'economia. Le tensioni crescevano a vista d'occhio con l'avvicinarsi della fine dei lavori, perché alle migliaia di operai era chiaro che sarebbero stati licenziati. Leggiamo:




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Nell'ultimo decennio del Novecento gli unici settimanali in vendita a Marradi erano Il Lamone (foglio del Partito Repubblicano, sez. Faenza) e Il Messaggero del Mugello, edito dalla Tipografia Mazzocchi di Borgo S.L (di stampo cattolico e liberale).



C'era già il quotidiano La Nazione, che però pubblicava solo notizie locali di un certo rilievo, come questa.


L'evento tragico qui descritto ebbe anche una eco nella stampa nazionale e fu oggetto di una interrogazione alla Camera dei Deputati.





Il fatto tragico descritto prima non ebbe seguito e i cantieri della Faentina uno alla volta chiusero senza incidenti. I periodici locali ripresero a pubblicare le solite notizie sulla vita di paese.

Da pochi anni il Primo Maggio era giorno festivo.




Le legge elettorale in vigore nel 1892 prevedeva il cosiddetto "rinnovo del quinto" ossia ogni anno un quinto dei consiglieri veniva estratto a sorte e sostituito con nuove nomine, dopo un apposito turno elettorale. 


Pedrizzi, reduce delle patrie battaglie risorgimentali, aveva scelto Biforco come sua residenza pur non essendo originario di qui. 












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