Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

lunedì 2 gennaio 2017

1917 La banca di S.Adriano

Breve storia della Cassa Rurale
di S.Isidoro
ricerca di Claudio Mercatali




La chiesa di S.Adriano vista 
dalla parte della canonica



Una Banca a S.Adriano? 
Ebbene si, nel 1917 ventisei santadrianesi fondarono la Cassa di S.Isidoro Agricola, con sede nella casa parrocchiale di quel paesino. Sarebbe lungo spiegare ora come mai proprio nella parrocchia e prima di questo articolo conviene leggere la ricerca "Le Casse Rurali e Artigiane", che è nell' archivio del blog alla data 11 gennaio 2016. 


 



Secondo i documenti originali rintracciati nell' Archivio della Camera di Commercio di Firenze le cose andarono così:

Illmo Signor Presidente 
del Tribunale Civile 
e Penale di Firenze

Il sottoscritto Filippo Mazzotti notaro, residente a Modigliana, iscritto al collegio notarile di Firenze, visto l'art. 90 del Codice di commercio deposita in codesto Tribunale l' estratto autentico del suo rogito 23 febbraio 1917, portante il n° 4921 del suo repertorio, dal quale emerge che 26 soci hanno costituito in S.Adriano, nel Comune di Marradi, una società cooperativa di prestiti denominata "Cassa Rurale Cattolica in nome collettivo sotto il patronato di S.Isidoro Agricola" sotto l' osservanza dello statuto approvato e allegato al citato atto di costituzione ...


E così cominciò l'avventura.
Il 13 marzo 1918 i Consoci si riunirono per discutere il primo bilancio:




13 marzo 1918 
Relazione dei Sindaci 
al bilancio consuntivo del 1917

Signori Consoci
assolvendo uno dei nostri compiti principali abbiamo esaminato il rendiconto 1917, anno primo di questa nostra istituzione. 


Dobbiamo subito confessare che le cifre sono abbastanza lusinghiere; difatti dopo solo sette mesi di vita i depositi ammontavano al 31 dicembre scorso a £ 24.780.

 



Clicca sulle immagini
per avere una comoda lettura










Considerato che il 1917 fu un anno di guerra, il peggiore di tutti, le cose andarono abbastanza bene.



L'entusiasmo per l' inizio dell' attività fu grande e i soci fecero pubblicare sul periodico Il Piccolo la notizia del loro successo.
E l' articolista aggiunse:

"... ai buoni parrocchiani di S.Adriano noi diciamo di tutto cuore: coraggio! Chi lavora per il popolo e col popolo, lavora per il Signore e avrà grande ricompensa da Dio e plauso dai buoni".

Nell' Archivio della Camera di Commercio di Firenze ci sono tutti i verbali dei venticinque anni successivi, dai quali risulta che la banchina assolse con cura i suoi compiti erogando prestiti ai contadini di S.Adriano.


Nel 1943, anno della resa dell' Italia nella Seconda Guerra Mondiale, le cose andarono male e si registrò un passivo.

La riunione per la liquidazione del bilancio si tenne il 26 marzo 1944 e fu tesa.
Per ripianare il deficit i soci, che erano rimasti in nove, dovettero mettere mano al portafoglio e sborsare 200 lire ognuno.








Cassa Rurale di S.Adriano
in liquidazione

Verbale dell'assemblea generale ordinaria del 26 marzo 1944

In questo giorno, previo invito, in S.Adriano, in una sala della locale canonica, si tenne l' assemblea generale ordinaria dei Soci. 
A ore 14 sono presenti sei soci e la riunione è rimandata a ore 15 in seconda convocazione. A ore 15 sono presenti 9 soci e il Liquidatore. I convenuti con unanime acclamazione designano a presiedere l' Assemblea il socio Neri Francesco e a redigere il verbale il socio Matulli Giuliano. Letta la relazione dei Sindaci e del Liquidatore si inizia l' esame e la discussione del bilancio chiuso il 31.12.1943 che viene approvato all'unanimità.
I presenti udita la relazione del Liquidatore riconfermano l'obbligo di ciascun socio di contribuire personalmente alla perdita sociale con il versamento da farsi in contanti di lire 200 (dugento) e contro i ritardatari si dà mandato al Liquidatore di agire per le vie legali essendo fermo il proposito di veder conclusa quanto prima la liquidazione. Questa deliberazione messa ai voti è approvata all' unanimità convinti i presenti che la quota di lire 200 sia sufficiente a coprire la totale perdita.
A ore 16 la riunione è sciolta.




Che cosa si poteva comprare nel 1943 - 1944 con 200 lire?
Molti beni di consumo erano razionati e non avevano un prezzo di mercato. I più significativi sono i prezzi dei servizi a tariffa: poste, ferrovia, sigarette ...






Nel dopoguerra la Banca fu attiva ancora per un po', ma i tempi erano cambiati e si andava verso la fine.
Questa qui accanto è la nomina degli ultimi amministratori (1946) che rimasero in carica circa tre anni.
La banca cessò nel 1948 - 49 e fu cancellata dal Registro della Camera di Commercio.







Fonte: Archivio della Camera di Commercio e del Tribunale di Firenze. 
Atti depositati all'Archivio di Stato di Firenze.


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