Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

mercoledì 6 marzo 2019

La data della Pasqua e il calendario lunare

La Luna nella cultura
e nei bioritmi
Ricerca di Claudio Mercatali



  La luna sorge
sopra Pian dei preti, a Marradi


Nella nostra cultura indoeuropea il riferimento positivo è quasi sempre il Sole e non la Luna. Così si dice che una persona imprevedibile è lunatica e una chiara nei suoi intenti è solare. In altre culture, come quella araba, le cose stanno diversamente. Però il sorgere della luna e le sue fasi hanno qualche importanza anche per noi.



Il calendario lunare

Nel nostro calendario c’è una festa fissata in base alle fasi lunari ed è la Pasqua. La storia dice che nel Concilio di Nicea (anno 325) fu deciso di festeggiarla nella domenica che segue il plenilunio dopo l’equinozio di Primavera. Dunque facendo un po’ di conti la Pasqua varia di anno in anno e può cadere fra  il 22 marzo e il 25 aprile perché:
 

  • Se il 21 marzo è un sabato di luna piena sarà Pasqua il giorno dopo.
  • Se il plenilunio cade il 20 marzo si aspetta il successivo, il 18 aprile.
  • Se questo giorno è una domenica occorre aspettare la domenica dopo, il 25 aprile.
 
Si dice che la Pasqua è "bassa" se cade prima del 2 aprile e "alta" dal 14 al 25 aprile.
 
La data della Pasqua per gli anni a venire è stabilita dalla Chiesa Cattolica con un calcolo ideato da un astronomo dell' Antica Grecia. Il problema da risolvere è che l’ anno solare ha 365 giorni (366 nei bisestili) e un anno lunare ha 12 mesi lunari di 29,5 giorni per un totale di 354 giorni (355 nei bisestili triennali). Dunque l’anno solare è più lungo del lunare di 11 giorni.

 
 
 
Se il primo gennaio c’è la luna nuova i due tipi di anno partono “alla pari” e al 31 dicembre seguente saranno passate 12 lune più 11 giorni. Sicché dopo due anni la differenza sarà di ventidue giorni e così via. I giorni di sfasamento dell' anno lunare rispetto al solare formano l’ epatta. Se l'epatta arriva o supera 30, si aggiunge un mese (detto embolismico) nel calendario lunare e si sottrae 30 dall' epatta. Ad esempio all' inizio del quarto anno l'epatta è 33, perciò il terzo anno diventa embolismico e l'epatta del quarto anno vale solo tre.

L’astronomo greco Metone nel 432 a.C elaborò questo  conteggio e si accorse che l’epatta si ripete con la stessa successione ogni 19 anni con un piccolo errore che si corregge aggiungendo un giorno all’epatta del diciannovesimo anno (il saltus lunae).

 Nel 2006 cominciò un ciclo di Metone e le epatte fino al 2025 sono queste:
11, 22, 3, 14, 25, 6, 17, 28, 9, 20, 1, 12, 23, 4, 15, 26, 7, 18, 29, 10 (+1 per il saltus lunae)
e si ricomincia.

 ESEMPI    In che giorno cadrà la Pasqua nel 2019 e nel 2020?
A) L’epatta del 2019 è di 23 giorni. Il novilunio è al 30 – 23 = 7 marzo, e quindi il plenilunio  è il 7 + 14 = 21 marzo, che è proprio l'equinozio. Però conta il plenilunio dopo l'equinozio e si deve aspettare quello di aprile. La domenica seguente (21 aprile) sarà Pasqua.
B)  L’epatta del 2020 è di 4 giorni. 30 – 4 = 26 marzo è  il novilunio e 14 giorni dopo (8 aprile) comincia il plenilunio. La prima domenica a seguire (12 aprile) sarà Pasqua.




L’influsso della luna

Secondo alcuni la luna ha un influsso sull' orto: quando è crescente stimola lo sviluppo di foglie e frutti, mentre in fase calante dà energia alle parti sotterranee delle piante. Per queste persone prima del plenilunio conviene seminare gli ortaggi con frutto, fiore e seme come pomodori, zucche, fagioli, fave, piselli e cavoli e quelli da foglia, come gli spinaci.

Con la luna calante conviene piantare gli ortaggi che si sviluppano sottoterra, come patata, barbabietola, rapa, aglio, cipolla, scalogno, porro, carciofo, asparago, sedano.
Qualche “esperto” forse vi dirà che questo elenco è incompleto e non va bene per l’insalata, che si semina con la luna calante e la carota, da seminare in luna crescente. Può darsi che abbia ragione perché le varianti sono tante.


Il 27 luglio scorso, con la luna piena e l'eclissi, seminai dell' insalata gentilina e altrettanta lì accanto l’ 11 agosto, al novilunio e poi annaffiai allo stesso modo. Dopo due mesi esatti raccolsi l’insalata seminata con la luna piena (inizio della fase calante) e dopo quindici giorni l’altra seminata con la luna nuova (inizio della fase crescente). Non c’era nessuna differenza d’aspetto o di sapore fra le due colture, però quella seminata con la luna calante la dovetti sarchiare tre volte mentre per l’altra, che era lì a venti centimetri di distanza bastò solo una sarchiatura. Sarà un caso? Pensai che la luna calante avesse favorito anche la crescita della cosiddetta “erba grassa”, che è uno dei principali infestanti per gli orti qui da noi, però gli orticultori più esperti ai quali chiesi un parere scartarono questa ipotesi. Dunque non arrivai a nessuna risposta certa e non so dire se l'influsso della luna nella crescita degli ortaggi c'è oppure no.
 


Come si fa a sapere se la luna è crescente o calante?
Il proverbio dice: La luna è mentitrice: quando dice che decresce (disegna una D) è crescente.


La cultura popolare è così, un po’ ingenua e un po' leggendaria, però se dura da secoli è possibile che ci sia un motivo. Se avete l’orto potete tenere conto di queste "regole", che non costano niente ma forse vi faranno diventare un po’ più lunatici di quanto non siate già.


Per approfondire:
 sito vitaesalute.org/calendario lunare_italiano_php

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