del monaco Silvano Razzi
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di Claudio Mercatali
In
questo studio il monaco Silvano Razzi, marradese, che fu abate di
Camaldoli, si occupa di prevenzione della peste. Com' era d’uso ai suoi tempi
Silvano Razzi dedica lo studio a una persona importante, che in questo caso è
il suo superiore:
Al
Reverendissimo padre don Piero Bagnacavallo,
Generale
dell’Ordine di Camaldoli
da
parte del suo devotissimo Silvano Razzi, monaco
Avendo
io à questi giorni letto molti libri, che in questi, et altri tempi sono stati
fatti da huomini eccellenti, d’intorno al modo di preservarsi dalla peste, e
venendo, di curarla, nel venire ultimamente in considerazione che quasi la
maggior parte de gl’ huomini amano meglio di sapere come preservarsi col
reggimento della vita: e con alcuni rimedii di fuori, e alcune diligenze più
facili tenere per quanto si può, da sé lontano il male: che di pensare al modo
di curarlo quando venga: come quelli che ò che ci penseranno allora, ò si rimetteranno
a chi havrà di essi cura e massimamente in Dio.
Ho cavato da gli scritti di dotti Medici, e ho
messo insieme tutto, che appartiene al modo di vivere, e governarsi né tempi di
peste. Et appresso ancora alcuni facili rimedii, i quali da quasi fare si
possono agevolmente et usare. Il che come fatto mi sia venuto, e di quanto
giovamento vi possa essere in ogni tempo, potrà vedere vostra P.
Reverendissima. Alla quale indirizzo questa piccola, non dico né opera né
componimento (essendoci poco di mio) ma fatica, e diligenza di havere cavato
dai detti Autori tutto, che ho giudicato à proposito di questa mia intenzione,
e postolo insieme. Aggiungendovi alcuni avvertimenti, secondo che mi ha
ispirato Dio benedetto. E con questo, senza più oltre dirle, humilmente mi
raccomando nella sua grazia, e con ogni riverenza le bacio le mani, che nostro
Signore Dio la confermi felicissima.
Di
Firenze, il dì di Sant’Ambrosio, 1576
Però Silvano Razzi ragiona come un frate del Cinquecento ed è di diverso avviso. Secondo lui questa malattia è un castigo di Dio per i nostri eccessivi peccati e quindi in sostanza deve essere accettato e le cose da considerare sono due:
… L’altra è che è possibile, con la sua grazia, che le province le quali infino ad hora non sono infette per questa volta, ne rimangano libere …
Secondo
Razzi Dio non si offende se gli uomini mettono in atto tanti accorgimenti per
evitare il contagio, specialmente se fanno opera caritatevole per curare gli
appestati:
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