Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

domenica 14 febbraio 2021

L'allevamento dei bachi da seta

Una Memoria di Jacopo Fabroni
sul Giornale Agrario Toscano del 1835
ricerca di Claudio Mercatali




Chi era Jacopo Fabroni? Questo nome nella famiglia fu ripetuto almeno sei o sette volte nei secoli, secondo l’uso di dare ai discendenti il nome di qualche antenato. Il Nostro nacque alla fine del Settecento, visse sempre a Marradi nel suo palazzo di Piazza Scalelle, assieme ai suoi numerosi parenti. 
Era un notaio, appassionato delle cose del suo paese, con cento interessi, ottimo scrittore, ottimo oratore. Lo storico Antonio Metelli cita un suo comizio fatto dal balcone di piazza Scalelle nel 1848, intriso di fervente patriottismo. Se ne potrebbero dire tante di lui ma è meglio fare riferimento alla biografia della Nuova Enciclopedia Popolare Italiana, pubblicata dai suoi contemporanei, che ne sapevano di più. Leggiamo:





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se vuoi una comoda lettura



... I suoi scritti, sono in buona lingua, briosi di gioventù, facili e piani ed attraggono il lettore, pieni di utili verità; onde riescono vantaggiosi a consultarsi. Oggi sono sparsi, e facilmente soggetti all' oblio, perché pubblicati senza nome. Ma se in Marradi vi saranno persone cui stanno a cuore le glorie paesane, faranno opera degna se le rintracceranno tutte ...

Adesso Jacopo ci interessa per una corrispondenza con Raffaello Lambruschini, agronomo di fama, membro del Gabinetto Vieusseux di Firenze, a proposito della coltivazione dei bachi da seta che, secondo il Fabroni, a Marradi si potrebbe migliorare parecchio ...




Vincenzo Dandolo, di cui il Fabroni dice nel suo articolo, era un agronomo veneziano, ideatore di nuove tecniche per allevare il baco da seta.


Il bombix mori, più noto come baco da seta, è un insetto che compie la metamorfosi dentro un bozzolo filato da lui stesso e diventa una farfalla dal buffo aspetto ...


La fabbricazione della seta nel Medioevo era un segreto industriale cinese che, secondo il mito,  fu carpito da Fra Giovanni da Pian del Carpine che portò in Europa alcuni bozzoli nascosti nella canna del suo bastone.


Fra Giovanni aveva saputo che il Bombix è monofago, ossia mangia solo le foglie di gelso e muore se gli viene data qualsiasi altra foglia. Il segreto era appunto questo e il frate malfidato portò nel suo bastone anche i semi del gelso, che era una pianta sconosciuta qui da noi.



Nonostante i nostri sforzi bisogna ammettere che tutt'oggi le migliori sete sono quelle cinesi e giapponesi. Nel Novecento in Europa le filande fallirono quasi tutte con l'avvento delle fibre sintetiche.




La prima fibra sintetica venne fabbricata dalla multinazionale Pont de Nemours nel 1937, americana ma fondata nell' Ottocento da un francese. Si chiamava Nylon 6,6 e la sua commercializzazione fece chiudere tutte le filande. I suoi inventori, entusiasti, le diedero questo nome che è l'acronimo i Now You Lose Old Nippon (Ora hai perso vecchio Giappone) perché erano convinti di aver scoperto un sostitutivo della costosa seta. Oggi noi sappiamo bene che non è così perché le magliette di Nylon non traspirano e se sono al 100% portarle è un patire.


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