Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

lunedì 2 febbraio 2015

L' Ospedale di Marradi nel 1910

Un anno di cure 
e di assistenza
ricerca di Claudio Mercatali




Sullo sfondo, l'Ospedale. 
Cartolina dei primi anni del '900




Nei primi anni del Novecento l'Ospedale S.Francesco di Marradi curava i malati e si occupava di tante altre cose. Infatti era amministrato dalla Congregazione di Carità, una fondazione senza fini di lucro che gestiva tutti gli "interventi nel sociale". Che cosa successe nel 1910?
Secondo i documenti dell' Archivio storico l'attività dell' Ospedale e della Congregazione si svolse normalmente, come negli anni precedenti.




13 - 24 gennaio 1910  
Anche allora gennaio era il mese dei saldi e delle bollette. Come ogni anno l'Assicurazione Fondiaria mandò il bollettino per il pagamento anticipato della polizza antincendio.




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se le vuoi ingrandire


... e come ogni anno la Premiata Fabbrica di pasta Giacomo Ravaioli, di Faenza, mandò il conto per le forniture fatte l'anno precedente.













26 gennaio
Il Direttore sanitario, dr. Augusto Pellegrini, fece acquistare dall' Istituto Rota di Torino, due scatole di materiali per sterilizzare. L'acquisto non andò benissimo, ne giunse solo una e l'ospedale dovette pagare lo stesso perché, come si legge nella fattura: "la merce è spedita a vostro rischio".





 
31 gennaio
Il Direttore Pellegrini fece allestire il primo laboratorio di analisi e ordinò alla Ditta Pegna di Firenze la vetreria necessaria: cilindri graduati, matracci, bottiglie a tappo smerigliato.
Fu una buona idea, perché nel 1911 qui in paese ci fu un'epidemia di colera e nell'ospedale il laboratorio era in grado di mettere a coltura i batteri delle feci dei sospetti colerosi e di riconoscere il vibrione.




4 febbraio
La sterilizzazione  delle attrezzature e dei ferri chirurgici all' epoca era un problema. Si cercava di mantenerli sterili rinnovando ogni tanto la nichelatura e i ferri venivano arrotati da una ditta specializzata, come quella di Carlo Pesciullesi, di Firenze che mandò questo conto.

I guanti di gomma non erano mono uso e ogni volta erano sterilizzati in acqua bollente e con l'alcool. Poi venivano messi in uno stenditore apposito. Tutto il procedimento non garantiva la sterilità ma di meglio non c'era. Questa è appunto la fattura della Ditta Guglielmo Heisentraeger, fornitore, per mezza dozzina di guanti di gomma e uno stenditore.





28 febbraio
Dal 1906 il Direttore sanitario era il dr. Augusto Pellegrini, un attivissimo chirurgo. Nei primi anni del Novecento fu il più capace direttore sanitario dell' Ospedale.
Sotto la sua direzione il reparto di chirurgia ebbe uno sviluppo eccezionale, perché era un chirurgo instancabile. Si eseguivano allora diverse centinaia di interventi all' anno, e data la sua fama molte persone arrivavano dai paesi circostanti.

 






Secondo i nostri standard le operazioni di Pellegrini del 1910 erano rischiose quando usava la novocaina, un nuovo anestetico del quale non si conoscevano tutti gli effetti. Era un derivato della cocaina, sintetizzato dal chimico Alfred Einhorn nel 1909, e paralizzava i nervi sensitivi senza produrre tossico dipendenza. Pellegrini mandò a prendere questo farmaco a Firenze e sperimentò la nuova anestesia. Ecco qui accanto la fattura della farmacia del Regio Arcispedale, che la fornì all' Ospedale di Marradi.





28 febbraio
La Congregazione di Carità, pagò questi stipendi all' infermiere Isidoro Biagi (il padre del maestro Biagi) e alle cinque suore. Il bravo economo, con un po' di pignoleria, mise una marca da bollo in ognuna delle cinque quietanze. Isidoro ricevette 60 lire, le suore 37,80 ognuna. Era tanto o poco? Nel 1915 - 16 Dino Campana riceveva dai suoi un assegno mensile di 30 lire.







16 maggio
La ditta Ubaldo Maggini fornì etere, olio di ricino, glicerina, alcool puro di Breslavia, tintura di iodio, soda, bicarbonato ...









agosto 1910
Ogni quattro mesi la Farmacia Ciottoli rimetteva il conto per le medicine fornite gratuitamente ai nullatenenti e così fece anche nell' agosto 1910.




Tramite l'ospedale si gestiva il ricovero di Mendicità Fabroni e i Pii legati Fabroni, Piani, Matulli e Bandini. Che cos'erano? Oggi noi li chiameremmo "fondazioni" e in pratica erano dei lasciti di persone ricche per qualche forma di assistenza.

12 dicembre   Il regalo di Natale
Con il Pio legato Enrico Bandini si davano ogni anno dei sussidi ai bisognosi. Nel 1910 i fondi furono assegnati alle persone elencate qui accanto, che firmarono per ricevuta con una croce. Era il 12 dicembre e così anche i nullatenenti ebbero qualche soldo per passare le feste con un minimo di serenità.


 

... croce (= firma) di Maddalena ....
testi (= testimoni)
 dr. Attilio  Mercatali
e Giuseppe Miniati 








12 dicembre
I ricoverati del Reparto dei Cronici avevano i vestiti stracciati e così in quegli stessi giorni la Congregazione acquistò 17 metri di panno per confezionare dei camici nuovi. Provvide alla confezione il sarto Primo Samorì, di Marradi.







Il conto del sarto Primo Samorì
... pregiatissimo signore, io sottoscritto sarto
confermo alla S.V. di aver tagliato ...



31 dicembre    la cena di capodanno per i "cronici"
Isidoro Biagi (Sidòr) infermiere, da buon cattolico, era anche impegnato nella misericordia. Il 31 dicembre 1910 chiese il rimborso per le spese sostenute per la cena di capodanno dei  Cronici, rivestiti con i camici nuovi del sarto Samorì.

 





Il conto di Sidòr
Mezzo chilo di carne da brodo, 3 polli,
2 litri di vino ...



Non fu certo un cenone, però ...








Fonte: Documenti dell'archivio storico dell'ospedale S.Francesco.


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