e di assistenza
ricerca di Claudio
Mercatali
Nei primi anni del Novecento
l'Ospedale S.Francesco di Marradi curava i malati e si occupava di tante altre
cose. Infatti era amministrato dalla Congregazione di Carità, una fondazione
senza fini di lucro che gestiva tutti gli "interventi nel sociale".
Che cosa successe nel 1910?
Secondo i documenti dell'
Archivio storico l'attività dell' Ospedale e della Congregazione si svolse normalmente,
come negli anni precedenti.
Anche allora gennaio era il mese
dei saldi e delle bollette. Come ogni anno l'Assicurazione Fondiaria mandò il
bollettino per il pagamento anticipato della polizza antincendio.
... e come ogni anno la Premiata
Fabbrica di pasta Giacomo Ravaioli, di Faenza, mandò il conto per le forniture
fatte l'anno precedente.
26 gennaio
Il Direttore sanitario, dr.
Augusto Pellegrini, fece acquistare dall' Istituto
Rota di Torino, due scatole di materiali per sterilizzare. L'acquisto
non andò benissimo, ne giunse solo una e l'ospedale dovette pagare lo
stesso perché, come si legge nella fattura: "la merce è spedita a vostro
rischio".
31 gennaio
Il Direttore Pellegrini fece
allestire il primo laboratorio di analisi e ordinò alla Ditta Pegna di Firenze
la vetreria necessaria: cilindri graduati, matracci, bottiglie a tappo
smerigliato.
Fu una buona idea, perché nel
1911 qui in paese ci fu un'epidemia di colera e nell'ospedale il laboratorio
era in grado di mettere a coltura i batteri delle feci dei sospetti colerosi e
di riconoscere il vibrione.
La sterilizzazione delle attrezzature e dei ferri chirurgici
all' epoca era un problema. Si cercava di mantenerli sterili rinnovando ogni
tanto la nichelatura e i ferri venivano arrotati da una ditta specializzata,
come quella di Carlo Pesciullesi, di Firenze che mandò questo conto.
I guanti di gomma non erano mono uso
e ogni volta erano sterilizzati in acqua bollente e con l'alcool. Poi venivano
messi in uno stenditore apposito. Tutto il procedimento non garantiva la
sterilità ma di meglio non c'era. Questa è appunto la fattura della Ditta Guglielmo
Heisentraeger, fornitore, per mezza dozzina di guanti di gomma e uno
stenditore.
28 febbraio
Dal 1906 il Direttore sanitario
era il dr. Augusto Pellegrini, un attivissimo chirurgo. Nei primi anni del
Novecento fu il più capace direttore sanitario dell' Ospedale.
Sotto la sua direzione il reparto
di chirurgia ebbe uno sviluppo eccezionale, perché era un chirurgo
instancabile. Si eseguivano allora diverse centinaia di interventi all' anno, e
data la sua fama molte persone arrivavano dai paesi circostanti.
Secondo i nostri standard le
operazioni di Pellegrini del 1910 erano rischiose quando usava la novocaina, un
nuovo anestetico del quale non si conoscevano tutti gli effetti. Era un derivato della cocaina, sintetizzato
dal chimico Alfred Einhorn nel 1909, e paralizzava i nervi sensitivi senza produrre tossico dipendenza.
Pellegrini mandò a prendere questo farmaco a Firenze e sperimentò la nuova anestesia. Ecco qui accanto la fattura della farmacia del Regio Arcispedale, che
la fornì all' Ospedale di Marradi.
28 febbraio
La Congregazione di Carità, pagò
questi stipendi all' infermiere Isidoro Biagi (il padre del maestro Biagi) e
alle cinque suore. Il bravo economo, con
un po' di pignoleria, mise una marca da bollo in ognuna delle cinque quietanze.
Isidoro ricevette 60 lire, le suore 37,80 ognuna. Era tanto o poco? Nel 1915 - 16 Dino Campana
riceveva dai suoi un assegno mensile di 30 lire.
16 maggio
La ditta Ubaldo Maggini fornì
etere, olio di ricino, glicerina, alcool puro di Breslavia, tintura di iodio,
soda, bicarbonato ...
agosto 1910
Ogni quattro mesi la Farmacia
Ciottoli rimetteva il conto per le medicine fornite gratuitamente ai
nullatenenti e così fece anche nell' agosto 1910.
Tramite l'ospedale si gestiva il
ricovero di Mendicità Fabroni e i Pii legati Fabroni, Piani, Matulli e Bandini. Che cos'erano? Oggi noi li chiameremmo
"fondazioni" e in pratica erano dei lasciti di persone ricche per
qualche forma di assistenza.
12 dicembre Il regalo di Natale
Con il Pio legato Enrico Bandini
si davano ogni anno dei sussidi ai bisognosi. Nel 1910 i fondi furono assegnati
alle persone elencate qui accanto, che firmarono per ricevuta con una croce.
Era il 12 dicembre e così anche i nullatenenti ebbero qualche soldo per passare
le feste con un minimo di serenità.
... croce (= firma) di Maddalena ....
testi (= testimoni)
dr. Attilio Mercatali
dr. Attilio Mercatali
e Giuseppe Miniati
12 dicembre
I ricoverati del Reparto dei
Cronici avevano i vestiti stracciati e così in quegli stessi giorni la Congregazione
acquistò 17 metri di panno per confezionare dei camici nuovi. Provvide alla
confezione il sarto Primo Samorì, di Marradi.
Il conto
del sarto Primo Samorì
... pregiatissimo signore, io sottoscritto
sarto
confermo alla S.V. di aver tagliato ...
31 dicembre la cena di
capodanno per i "cronici"
Isidoro Biagi (Sidòr) infermiere,
da buon cattolico, era anche impegnato nella misericordia. Il 31 dicembre 1910 chiese
il rimborso per le spese sostenute per la cena di capodanno dei Cronici, rivestiti con i camici nuovi del
sarto Samorì.
Il conto
di Sidòr
Mezzo chilo di carne da brodo, 3 polli,
2 litri di vino ...
Non fu certo un cenone, però ...
Nessun commento:
Posta un commento